MANTOVA – Si è tenuta ieri, alla presenza del Capo della Polizia Lamberto Giannini e dei Ministri della Salute Roberto Speranza e dell’Interno Luciana Lamorgese, presso la Scuola Superiore di Polizia di Roma, la celebrazione del 60° anniversario dalla fondazione del Servizio Sanitario della Polizia di Stato. Anche a Mantova l’Ufficio Sanitario della Polizia di Stato è presente con un medico e con due ispettori del ruolo tecnico-sanitario che sono a disposizione di tutto il personale della Questura e di tutte le specialità della Polizia di Stato della provincia mantovana. In questi 60 anni, contrassegnati da notevoli mutamenti sociali, dall’emergere di criticità nuove e da costanti progressi scientifici, è inevitabilmente cambiato anche il ruolo del Servizio Sanitario della Polizia di Stato, sempre più impegnato in compiti di supporto e di formazione nei riguardi del proprio personale e sempre più inserito nel contesto della Sanità Pubblica. La professione sanitaria è cambiata, sono diventate preminenti l’organizzazione, la capacità di fare squadra, la necessità di un continuo aggiornamento. La pandemia da Covid-19, in tal senso, ha rappresentato un formidabile strumento di tenuta del servizio sanitario, evidenziandone alcune criticità ma, al tempo stesso, anche la sua capacità di far fronte e di ripartire e questo impegno è stato premiato con la medaglia d’oro alla bandiera della Polizia di Stato. Questi i temi trattati nel Convegno “La Sanità della Polizia di Stato 3.0” che vede la presenza di illustri relatori prevenienti dal mondo Universitario e della sanità pubblica e l’intervento del Sottosegretario di Stato Franco Gabrielli sulle tematiche della Cybersicurezza e sanità.