Centrodestra, la farsa è finita: è ok a Rossi con forfait di Fi e Fd’I

MANTOVA Ringraziano i rispettivi partiti e annunciano quanto era già nell’aria da settimane:  Nicola Sodano e  Alessandro Beduschi, che precisano di avere convocato la conferenza stampa a titolo personale, ritirano la propria candidatura a sindaco per la coalizione del centrodestra. Lo fanno in una conferenza stampa all’hotel Cristallo di Cerese, senza riuscire a convincere i giornalisti di come sia possibile che il commissario cittadino di Forza Italia e il segretario provinciale di Fratelli d’Italia possano parlare a titolo personale. Ma così è.
Si tratta in ogni caso del passo definitivo per aprire la strada e riconoscere l’investitura di candidato ufficiale della Lega salviniana  Stefano Rossi, sulla cui nomination da parte del carroccio era iniziata la discussione risolta soltanto ieri con la rinuncia degli azzurri e dei tricolori. Del resto, quella di Sodano e Beduschi erano solo nomination di bandiera per avvertire pacificamente i partner di coalizione: nessuno deve poter avanzare una candidatura in proprio senza prima avere convenuto coi partner quantomeno un percorso programmatico condiviso. Alla fine, le ragioni della diplomazia e i rapporti di forza, ammessi da Sodano e Beduschi, hanno prevalso. Tantopiù che alla Lega, ormai forza guida del centrodestra, toccava di logica poter esprimere il candidato, visto che mai prima era avvenuto nel capoluogo.
Tutto risolto dunque? Sì e no. Forse anzi i problemi nascono adesso. Intanto, secondo indiscrezioni, nessuno dei due potenziali candidati sindaci parrebbe dare la disponibilità a mettersi in lista sotto il proprio simbolo. Tra i Fratelli d’Italia in particolare, dei tre attuali consiglieri, solo  Luca de Marchi dà certezza di volersi ripresentare nel 2020; e rumors credibili dànno pronte alla rinuncia tanto  Paola Bulbarelli che  Catia Badalucco.
Nemmeno il fronte leghista sembra compattissimo. Lo stesso  Massimo Zera (caduto però in disgrazia dopo la sua sospensione) ha già annunciato di non poter correre per un Rossi che si è fatto paladino del termovalorizzatore Pro-Gest, mentre lui battagliava dai banchetti dei “no inceneritore”.
Voci dell’ultima ora, ma non verificate, poi darebbero imminente una stretta di mano Lega-Fd’I con esclusione di Fi all’ufficializzazione di Rossi candidato. Ma l’attendibilità del rumor si scontrerebbe in ogni caso con l’indirizzo dei vertici regionali: si corre assieme.