– Cisl: “Quando si tratta con Apam c’è sempre un muro di gomma”

MANTOVA – Attacco da parte della Cisl all’Apam, l’azienda di trasporti che, a detta della sigla sindacale, continua nella sua reiterata inadempienza su molti punti su cui è stato chiesto più volte di fare chiarezza, senza però ottenere alcuna risposta. “Avere a che fare con Apam è come avere di fronte un muro di gomma” – esordisce il segretario Fit Cisl del presidio di Mantova, Emmanuele Monti. “Qualsiasi richiesta, tentativo di chiarimento e trattativa sono cadute nel vuoto, lasciandoci increduli di fronte a tante inottemperanze. Innanzitutto, – continua Monti – Apam ha partecipato a diverse gare di appalto senza avere però le certificazioni previste ex lege, né da parte dei Vigili del Fuoco, né tanto meno dall’Ats. A parte la sede di via dei Toscani, gli altri depositi, si prenda ad esempio quello di Montichiari, sono tutti poco più che piazzali, senza una messa a terra, un posto deputato allo sversamento dell’olio, né uno spogliatoio dove i dipendenti possono cambiarsi.” “Non voglio pensare che ingegneri e medici abbiano apposto la loro firma su progetti o documenti non rispondenti al vero. Mi viene solo da supporre che quello che c’era al momento della firma ora non ci sia più, come depositi o stabili non più esistenti.” Il tono si fa ancora più acceso da parte del segretario Cisl, il quale non lesina attacchi anche a provincia e comune. “Apam è sì un’azienda privata ma a capitale pubblico. Ci fa sommamente specie che nonostante i vari cambi di partito, le istituzioni pubbliche non si siano mai accorte di nulla. Nel 2007 sono state inviate informative antimafia da parte dell’ispettorato del lavoro sia al comune che alla provincia; doveva essere tutto commissariato. E invece? È andato tutto perso e in procura non è mai arrivato niente. Questa è una cosa gravissima.” Nel settembre del 2018 il sindaco e la provincia chiedono un contraddittorio ma alla fine non si arriva da nessuna parte perché affermano di aver già raggiunto un accordo con i sindacati. E siamo di nuovo punto e accapo.