MANTOVA – Qualcosa si sta muovendo per la questione Corneliani. A dirlo è stato il vice ministro allo Sviluppo Economico Stefano Buffagni che ieri alla Camera del lavoro di Mantova ha incontrato i rappresentanti sindacali Michele Orezzi, della Filctem Cgil, Gianni Ardemagni della Femca Cisl e Merielisa Scirè della Uiltec Uil. A muoversi sul fronte Corneliani è Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo, che sta acquisendo varia documentazione dell’azienda per verificarne l’asset. Buffagni, affiancato dal deputato mantovano del M5S Alberto Zolezzi e da Andrea Fiasconaro, consigliere regionale per lo stesso schieramento, ha chiarito di essere venuto a Mantova a parlare a nome del Mise, per ribadire che per la vertenza Corneliani «lo Stato c’è» e che sta cercando nuovi investitori. Per quel che riguarda i 10 milioni di euro di finanziamento dell’accordo dello scorso 22 luglio, il vice ministro ha ribadito che si tratta di uno stanziamento che non è vincolato ad alcun impegno dell’azienda. «Siamo rimasti più che soddisfatti dalla dimostrazione d’impegno da parte dello stato – ha commentato Michele Orezzi a fine riunione -; ora vogliamo l’impegno anche da parte della proprietà, il cui prolungato silenzio su tutti i fronti diventa ogni giorno sempre più assordante. Il ministero deve premere affinché la socetà metta capitali nell’azienda». Insomma quei 10 milioni, che potrebbero anche essere di più, non sono proprio una semplice donazione dello Stato ma una sorta di “esortazione” alla proprietà a fare la sua parte. Per il momento la proprietà non ha versato capitali; quanto alla ricerca di investitori l’Ad di Corneliani, Giorgio Brandazza, ha riferito che ci sarebbero almeno tre interessamenti diretti. «Lo Stato ha detto di volere tutelare un pilastro del Made in Italy come Corneliani – ha aggiunto Orezzi -, noi dal nostro canto continueremo a fare incontri con la proprietà, lavorando su tre fronti: capitale dalla proprietà, finanziamenti dallo Stato (in arrivo presumibilmente a ottobre), ricerca di nuovi investitori».