MANTOVA Secondo incontro del ciclo “La scuola delle arti 2025.” Il corso è dedicato a Diana Scultori, artista mantovana di rilievo nel Cinquecento, ma oggi molto poco conosciuta a Mantova, nonostante la presenza di un bel nucleo di incisioni conservate al Museo di Palazzo d’Arco. La biografia di Diana Scultori (Mantova 1547-Roma 1612), sebbene Diana sia stata un’artista famosa e autorevole nella Roma di papa Gregorio XIII, è poco nota e solo recentemente gli studiosi hanno preso a indagare le vicende che la portarono a un’indiscussa affermazione nel campo dell’incisione.
Consapevole delle proprie abilità tecniche, apprese nella bottega mantovana del padre Giovan Battista, posta in contrada dell’Unicorno, capace di inseririsi con successo nel clima vivace della cultura romana del tempo, Diana fu la prima donna a voler tutelare la proprietà intellettuale e materiale delle proprie opere, ottenendo dal papa Gregorio XIII il diritto di firmare le proprie lastre, su cui incideva: Diana Mantuana, e di distribuire le stampe per i successivi dieci anni in un regime di esclusività.
Gli anni della forte affermazione di Diana a Roma, la sua maestria nel campo incisorio, la capacità di spaziare nella scelta dei soggetti tra pittori, scultori, architetti, dal Quattrocento ai suoi contemporanei come Raffaellino da Reggio e Federico Zuccari, il rapporto con Giulio Romano, maestro del padre, e Palazzo Te, di cui tradurrà a stampe diverse opere, saranno illustrati nella seconda lezione del corso tenuto dal prof. Marsel G. Grosso per il ciclo “La Scuola delle Arti” 2025.