Fi alla giunta: i plateatici allargati restino sino alla fine dell’anno

Pierluigi Baschieri, Consigliere di Forza Italia
Pierluigi Baschieri, Consigliere di Forza Italia

MANTOVA –  Una raccomandazione è stata inviata dal capogruppo di Forza Italia  Pier Luigi Baschieri al sindaco e all’assessore al commercio per chiedere di rivedere la posizione presa dall’amministrazione in merito alla mancata proroga dei plateatici allargati sino alla conclusione dell’anno per tutte le attività che somministrano bevande e alimenti, le quali occupano attualmente spazi auto destinati originariamente ai residenti.
«È opportuno ricordare – sottolinea Baschieri – che bar e ristoranti hanno perso mediante il 35/40% del fatturato sia nel 2020 che nel primo semestre del 2021 rispetto al 2019. Per questo invito la giunta a immedesimarsi nel ruolo di gestore di una attività produttiva a tutt’oggi vincolati dalle misure cautelative (distanziamenti, green pass, con tutte le complessità nelle verifica del possesso della nuova certificazione)».
A tutto ciò, prosegue Baschieri, vanno aggiunte le nuove difficoltà nella gestione di un locale come le maggiori spese per l’igienizzazione dei locali, i rincari delle utenze a partire dal mese di luglio (+9,9% per la bolletta elettrica e addirittura +15,3% per quella del gas). Per non parlare di una pressione fiscale per le attività produttive, comprese quelle del commercio, pari al 43,1 % (fonte Cgia Mestre)».

I ristori governativi, per giunta, «sono arrivati con grande ritardo dallo Stato e non hanno permesso in tanti casi di coprire nemmeno le spese di locazione visti gli importi disallineati con i reali fatturati».
Insomma, «tanti proclami di questa amministrazione per rilanciare il centro cittadino ad oggi non sono ancora stati realizzati – sottolinea il consigliere azzurro –. A solo titolo esemplificativo, l’assenza del piano dettagliato di azioni per rilanciare il distretto del commercio, nonostante la cabina di regia e l’individuazione di un manager esterno che avrebbe dovuto aiutare il Comune e le associazioni di categoria nella stesura di un piano».