“Hansel e Gretel” attiva a Mantova già nel 1997

L’ombra di Bibbiano

MANTOVA Mantova «Mantova non c’entra nulla con quei fatti gravi. Il servizio tutela minori del nostro distretto, così come quelli degli altri ambiti del territorio provinciale, sono del tutto estranei alla vicenda, e non esistono operatori della Onlus contestata sul nostro territorio». Così afferma l’assessore al welfare Andrea Caprini, presidente in carica del distretto “Progetto Solidarietà”. E se ad oggi non risultano operatori in attivo stipendiati dalla onlus fiabesca, questa associazione senza scopo di lucro, coinvolta nell’indagine degli affidi minorili, ha operato in passato sul territorio mantovano tramite il Consorzio? Le nostre operatrici sociali sono state formate in uno dei tanti corsi di formazione o master offerti da questa onlus?
Il sospetto nasce non solo dalla stranezza del rimando telematico ( link) presente fino all’altro giorno e poi eliminato di gran corsa dal sito del Consorzio. Ci sono tracce della onlus “Hansel e Gretel” sul territorio mantovano già dal remoto 1997. Più di vent’anni fa, il 5 dicembre, Mantova è stata scelta come una delle ventiquattro date in un tour nazionale di sensibilizzazione in collaborazione con il centro studi “Hansel e Gretel”. L’argomento dell’incontro: “L’ascolto della sessualità dei minori nella famiglia e nella scuola”.
Ecco un estratto del programma: “La famiglia, la scuola, i servizi sociali, sanitari, le comunità, i tribunali, sono spesso impreparati ad ascoltare le comunicazioni dei minori riguardanti la sessualità e l’affettività. Aumentare le capacità degli adulti ad ascoltare i minori significa arricchire in modo straordinario il dialogo tra le generazioni e prevenire molte forme di sofferenza, di strumentalizzazione e di abuso ai loro danni. La campagna nazionale di sensibilizzazione dell’Associazione Rompere il Silenzio, vuole sollecitare i genitori, gli educatori, gli operatori delle istituzioni ad una riflessione e ad un confronto…”.

Antonia Bersellini Baroni