Il ministro Giorgetti: “Corneliani, lavoriamo per salvarla”

MANTOVA Poche righe di messaggio, ma molto significative per non spegnere il barlume di speranza acceso all’ultimo tavolo del Mise a inizio marzo: «Il dossier Corneliani lo sto seguendo personalmente ma non sono nelle condizioni di potere esprimere un giudizio definitivo sulla questione. Sto lavorando per trovare una soluzione». Dunque, non c’è motivo per il ministro  Giancarlo Giorgetti di fasciarsi la testa prima del tempo, ma anche di non cantare vittoria troppo presto. In fondo, come avevano commentato il sindaco  Mattia Palazzi all’uscita dal tavolo romano, e il segretario della Filctem Cgil  Michele Orezzi, la strada è ancora in salita, benché ci siano tutte le premesse per dare seguito agli accordi del 23 luglio scorso, quando il Mise, trasferitosi a Mantova, aveva dato disponibilità di intervenire con 10 milioni attraverso Invitalia ed entrare in società con lo scopo di dare continuità all’azienda.
Ancora in un tavolo di pochi giorni fa a Mantova l’amministratore delegato  Giorgio Brandazza ha assicurato che ancora sono in corso abboccamenti con nuovi possibili investitori. Giusto ciò che servirebbe per dare compimento alle istanze ministeriali che chiedono o nuovi investitori o un sacrificio di “qualche milione” (più o meno 3 o 4) da parte dell’attuale proprietà.
I sindacati, dal canto loro, si guardano bene dall’abbassare la guardia e l’attenzione. «Attendiamo una nuova convocazione al Mise – commenta Orezzi –. Solo allora avremo il quadro completo».
Per il momento il livello di attenzione rimane alto, pur fra segnali confortanti, come la programmazione delle stagioni primavera-estate e autunno-inverno 2022. L’obiettivo era e rimane quello di potere approdare a un’amministrazione straordinaria e a un concordato in continuità. Nel frattempo rimane la mobilitazione ai cancelli di via Panizza anche per tutta la prossima settimana, come da programma.