MANTOVA “Nell’industria delle macchine agricole convivono attualmente incoraggianti spinte verso l’innovazione al servizio della sostenibilità e, nel contempo, tendenze preoccupanti per quanto riguarda i costi di produzione”.
Lo ha detto Gianni Dalla Bernardina, presidente di Cai, commentando il percorso di avvicinamento al tradizionale appuntamento di EIMA International, la grande rassegna di meccanizzazione agraria che si terrà a Bologna da domani 19 al 23 ottobre.
Secondo i dati diffusi da FederUnacoma, la Federazione dei Costruttori italiani di macchine per l’agricoltura, da un lato il primo semestre del 2021 si è chiuso con incrementi nelle vendite per oltre l’80% dei costruttori di macchine per il settore primario. Contemporaneamente, si stanno aggravando i segnali d’allarme circa l’aumento dei costi delle materie impiegate per la costruzione delle attrezzature agricole, a partire dai materiali ferrosi e plastici.
“Le difficoltà generali nella logistica a livello mondiale – osserva il vicepresidente di Cai, Michele Pedriali – non hanno fatto che aggravare una situazione che la nostra organizzazione aveva evidenziato già lo scorso mese di aprile, rendendo ancora più difficile l’approvvigionamento di materie prime, tra cui la componentistica elettronica, per la costruzione delle macchine di ultima generazione”.
Di fronte alla necessità di conciliare la ricerca di sempre maggiori livelli di efficienza con i conti economici aziendali, Cai invita gli operatori agricoli a seguire criteri di prudenza e a puntare su strategie collaborative. “Cai ribadisce l’invito alle imprese operanti nel settore agricolo a valutare con grande attenzione il piano di investimenti aziendali nel breve e medio termine – afferma il vicepresidente vicario Gianluca Ravizza -, esternalizzando una serie di operazioni colturali in questa fase di transizione post pandemia e rafforzando i rapporti costruttivi già in essere tra imprese agricole e agromeccaniche, in vista di un opportuno monitoraggio dei costi di produzione”.