La “mitica” Lella, regina delle frittelle: “Senza il Te è un danno emotivo”

MANTOVA «Non avere potuto essere a Mantova quest’anno per me è un danno emotivo, e lo è anche per Mantova». A dirlo è Lella Bellini, la rinomata e in un certo senso “storica” fornitrice delle frittelle nella sua postazione di viale Te durante la sagra di Sant’Anselmo. Che ieri si è vista destinataria di numerose testimonianze di rimpianto per la sua forzata assenza, assieme al marito Paolo Baraldini, originario di Mantova, che domenica ha compiuto 67 anni e che proprio in ossequio alla sua nascita virgiliana come secondo nome porta proprio Anselmo, quello del patrono.
«Le numerose testimonianze ricevute da Mantova per me sono state un piacere, ma anche un dolore per non poter essere lì. Insomma, un vero colpo allo stomaco», conclude la “mitica Lella”.
«Penso che avrebbero potuto unire le due cose, il nuovo parco e il luna park – aggiunge Baraldini –. Non vorrei che i cantieri compromettano la sagra anche negli anni futuri. Per noi operatori la sagra di Mantova apriva l’intera stagione, e oggi ci sono altre 70 famiglie a pensarla così. Speriamo nel 2025».