MANTOVA Lo aveva annunciato già lo scorso anno l’assessore Iacopo Rebecchi dopo un confronto con gli operatori delle attrazioni del luna park: nel 2024 la sagra di Sant’Anselmo salterà, e arrivederci nel 2025. I lavori concomitanti e indifferibili del “comparto Te” non avrebbero consentito l’insediamento delle giostre, e l’alternativa del Boma avrebbe accontentato solo una piccola porzione di operatori.
Ma il dubbio monta. Siamo certi che quest’anno le giostre non ci sarebbero state? Siamo sicuri che i cantieri “avviati” non avrebbero potuto convivere con il luna park? Gli interrogativi, talvolta in forma molto polemica verso l’amministrazione, hanno riempito i dibattiti sui social, soprattutto alla luce di un dato abbastanza oggettivo: dei quattro cantieri interferenti, uno solo risulta effettivamente avviato, ossia quello per la riqualificazione dell’ex bocciodromo, dove oltre alle transenne si vedono già gli interventi strutturali. Solo transenne invece delimitano lo spazio antistante la palazzina liberty, sede dell’Arci Te.
Avviati sono i lavori alle Fruttiere di Palazzo Te, che però rimangono a ridosso della massicciata ferroviaria, e di certo non interferiscono con gli spazi tradizionalmente assegnati alle attrazioni ludiche o alle bancarelle dei dolciumi. Resterebbe pertanto solo il cantiere per il sottopasso ciclopedonale che andrà a congiungere il quartiere di Te Brunetti, lato via Visi, con il nuovo parco Te. Ma di questo, invero, non c’è traccia nell’applicazione “cantieri” predisposta dal Comune, e in piazzale Montelungo (area principalmente interessata dal luna park) non se ne percepisce la presenza.
Anche il cantiere che ha recuperato il passaggio delle Aquile, dalla parte dello stadio “Martelli”, da tempo risulta già concluso, e dunque non può certo essere questo un fattore ostativo all’insediamento delle attrazioni.
Non solo. Sempre guardando l’applicazione comunale relativa ai cantieri avviati in città, la nota del cronoprogramma relativa al recupero dell’ex bocciodromo e alla palazzina liberty (ma per quest’ultima è stato approvato il progetto solo la settimana scorsa) data l’inizio dei lavori allo scorso 11 dicembre con termine previsionale al 10 dicembre 2024, con la specifica “Nessun impatto su viabilità e sosta”.
Dunque, se questo cantiere – l’unico avviato – non avrebbe sottratto posti alla sosta di piazzale Montelungo, significa che non ci sarebbe stata incompatibilità cronologica con la sagra. Perché dunque sospenderla? L’interrogativo rimane sospeso sull’unica certezza oggettiva: la festa del patrono quest’anno è saltata, lasciando uno strascico di perplessità in chi, alla luce dei fatti, non se ne dà ragione.