Lo stadio Martelli cade a pezzi, zero euro per rimetterlo almeno in sicurezza

MANTOVA D’accordo, il Mantova di oggi non è più il “piccolo Brasile” di Edmondo Fabbri, né ci sono più 25mila tifosi accalcati sugli spalti del Martelli, ma lo stadio, piccola gloria e memoria storica biancorossa, non meriterebbe tanto disinteresse da parte del suo proprietario, il Comune, che nei propri documenti di programmazione non mette un centesimo per manutenerlo. O meglio, nel piano tirennale delle opere pubbliche scrive 500mila euro, ma solo a partire dal 2025. Che è come dire “priorità minima”.
Da qui la protesta di Forza Italia. Il suo capogruppo in via Roma, Pier Luigi Baschieri, parte con un emendamento, che si dà comunque come bocciatura su tutti i fronti della politica sportiva del sindaco Mattia Palazzi.
Il piano delle opere pubbliche da realizzare nel 2024, dopo i 50 milioni investiti grazie al Pnrr, si ridimensiona con gli 8,63 milioni da investire in progetti per rilanciare la città. «A stupire – commenta il capogruppo azzurro – sono le decisioni dell’amministrazione di centrosinistra che per l’ennesima volta snobba le condizioni strutturali in cui versa il “Martelli”, nonostante la squadra di calcio locale sia riuscita a restare nella categoria dei professionisti grazie a un miracoloso ripescaggio. Un’arena sportiva decadente realizzata nel lontanissimo 1937 e completata solo nel 1949, a cui oggi l’amministrazione non destina nemmeno un euro per recuperare la struttura dallo stato fatiscente in cui versa. Solo 500mila euro sono previsti nel 2025, anno di elezioni amministrative in cui di prassi tutto si ferma per il cambio della giunta politica».
Ma vero è che lo stadio, col passare degli anni, è diventato urbanisticamente sempre più ingombrante. Doveroso è ricordare che nei primi mesi del 2024 partiranno gli imponenti lavori di Rete ferroviaria italiana (Rfi) per realizzare il sottopasso di Porta Cerese che vedranno la conclusione solo verso la metà del 2025; e dopo l’estate si inaugurerà il mega parco del Te da 5,5 milioni. Uno stadio nuovo nell’area del Migliaretto, alle porte della città per evitare problemi viabilistici, ovvero collocato nel vicino di comune di Curtatone, resta un sogno per tanti amanti dello sport mantovano.
«Ma questi sono sogni – aggiunge Baschieri –: un nuovo stadio costerebbe al Comune almeno 50 milioni che in cassa non ci sono, e all’orizzonte non c’è alcun investitore privato. La realtà è che il Martelli da lì non si sposterà facilmente e servono risorse per la sua manutenzione. È ridotto a un colabrodo, le tribune dei distinti sono puntellate da anni e dall’esterno si vede che cade a pezzi. Servono risorse economiche sin dal 2024. Spostare il problema ogni anno peggiora solo la situazione».