Maltempo, venti minuti d’inferno

MANTOVA  “Sono stati venti minuti di inferno, con chicchi di grandine grandi come noci. Ora mi ritrovo con più di tre ettari di uva completamente distrutta, con danni del 100% e con i tetti da rifare: avrò mille metri quadrati rimasti praticamente con un coppo su due. Gli altri sono volati via o sono andati distrutti”. Quello di Giovanni Pacchioni, viticoltore di Polesine di Pegognaga, pluripremiato per il Lambrusco rosé, è il racconto dell’apocalisse che si è abbattuta nel pomeriggio nella zona fra Gonzaga, Pegognaga, Bondanello e Moglia. Le segnalazioni nell’ufficio di zona di Coldiretti a Pegognaga non si contano, fra mais tritato, grappoli d’uva maciullati, prati e medicai allettati, immobili e strutture rurali compromesse e inagibili; persino fra i dipendenti del sindacato guidato a livello provinciale da Paolo Carra c’è chi deve fare i conti con la furia distruttiva del maltempo.

Fare i conti delle perdite per Coldiretti Mantova è ora impossibile, tenuto conto che su alcune colture si potrà constatare la reale portata del fortunale fra alcuni giorni, ma fra danni diretti e indiretti potrebbe trattarsi di alcuni milioni di euro.

La zona sembra un teatro di guerra, prosegue Pacchioni. “Ovunque mi giri, vedo danni, anche nelle aree circostanti – dice -. Piante divelte, pali del telefono coricati, balloni di fieno ribaltati, tetti scoperchiati”.

Per Lorenzo Donà di Palidano si tratta del secondo colpo nel giro di una ventina di giorni. “Avevo iniziato oggi a sistemare il danno subito al tetto del capannone nell’ultima grandinata del 4 luglio scorso, quando il vento fortissimo ha scoperchiato una parte del tetto e ha provocato più di 70mila euro di danni – racconta -. Nel pomeriggio ero fuori sede e dalle telecamere di sorveglianza dell’azienda ho assistito alla grandinata in diretta, il cui danno è stato amplificato dalla furia del vento”.

“I box dei vitelli – prosegue Donà – hanno cominciato a pattinare sul terreno, sono decollate alcune lastre del fienile, i tetti del fienile e della stalla hanno subito seri danni, per non parlare dei vetri dei capannoni, che pur essendo molto spessi e considerati praticamente infrangibili sono andati in frantumi”. Danni anche alle vetture. “L’automobile della nostra dipendente è tutta ammaccata”, precisa Donà. “Persino una pianta della corte è stata divelta”, salmodia nell’elenco dei danni.

A Bondanello il bilancio è di alcuni immobili e ricoveri animali scoperchiati, con decine di migliaia di euro di danni e lo spettro che un evento simile si possa ripetere, tenuto conto che – ricorda Coldiretti Mantova – solo due giorni fa era stata martoriata una porzione dell’Alto mantovano e nella mattinata odierna era stato il Nord della Lombardia e la Lombardia Orientale (Bergamo e Brescia, in particolare) ad essere mitragliate dalla grandine e dal vento.

Con l’ultima ondata di maltempo – chiarisce Coldiretti – salgono a milioni di euro i danni causati in tutta Italia dal clima impazzito in un’estate 2021 in cui si contano, fino ad ora, lungo tutta la Penisola già 605 eventi estremi secondo i dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).