Palazzi in pole per il posto di governatore, prove tecniche di Pirellone

Mattia Palazzi
Mattia Palazzi

MANTOVA – Confermato sindaco a fine settembre, ma per  Mattia Palazzi il successo elettorale potrebbe essere solo il trampolino di lancio per ben più ambiziose mete. Il suo nome è infatti in predicato per la corsa al Pirellone fra un anno e mezzo, e non come consigliere regionale, ma addirittura come governatore.
È lo stesso primo cittadino a confermare una voce che corre negli ambienti della politica da qualche tempo. Il partito glielo ha proposto, e lui ne ha preso atto. «Sì, sono stato contattato. Ma il mio nome non è l’unico. E comunque c’è ancora tempo per decidere», conferma Palazzi.
La corsa per la carica di numero uno di Palazzo Lombardia è insomma già iniziata, sia pure a livello di “studio di fattibilità” per utilizzare una terminologia ormai consolidata negli ambienti amministrativi. Il dopo  Fontana è già preso nel dominio delle strategie che valutano possibilità di “ribaltoni” rispetto a uno schema che sembrava sino a pochi anni fa inattaccabile: la Lombardia è del centrodestra. Ma è ancora così?
In effetti, nonostante si cerchi di consolidare questa posizione di vantaggio con sondaggi e demoscopee varie, il centrodestra al Pirellone ha lasciato parecchi strascichi di malcontento. La gestione della pandemia e della sanità non ha mancato di apportare critiche, specialmente per quanto avvenuto nella sanità lombarda a partire dai primi mesi dello scorso anno. La fase vaccinale, pur con fasi di recupero sui tempi e sui numeri nel dopo-Gallera, ha comunque lasciato ampi spiragli di critica in larghe fasce della società lombarda, e convinzioni di facili conquiste in chi sinora si è trovato all’opposizione.
Ma chi potrebbe reggere nel centrosinistra la bandiera di una alternativa a quell’ Attilio Fontana , che già ha manifestato l’intenzione di lasciare campo libero al termine del mandato? Del sindaco di Mantova si è detto. Ma gli altri papabili? È lo stesso Palazzi a chiarire il dubbio: intanto,  Giorgio Gori, il sindaco di Varese già sconfitto alle regionali del 2017 col peggior risultato per il centrosinistra. L’altro è  Emilio Del Bono. , sindaco in carica di Brescia. La corsa a tre è appena iniziata.