MANTOVA Sono stati un centinaio i visitatori di Palazzo Ducale nel giorno in cui il museo ha riaperto i battenti dopo mesi di lockdown dovuti all’emergenza sanitaria.
I circa cento biglietti staccati sono stati spalmati tra mattino e pomeriggio in egual misura con un propensione dell’accesso per le ore meno calde della giornata. Ma qual è la carta d’identità di questi primi visitatori, che hanno subito approfittato della riapertura in un giorno feriale per sfruttare l’ingresso gratuito? “Sono stati per lo più mantovani – hanno detto in biglietteria -, tutti o quasi riconoscibile dall’accento nostrano, ma devo anche dire che non sono mancati i turisti”. Due di questi, provenienti dalla provincia di Verona, e aggiornatissimi sulla nostra città, hanno colto l’occasione per una gita in bicicletta in riva al Mincio a cui hanno anche abbinato la visita a Palazzo Ducale. “Sapevamo che l’ingresso era gratuito – hanno ammesso – per cui visto che eravamo già a Mantova ci siamo accordati per fare una visita al volo a questa meraviglia artistica”.
Ma come ha riaperto Palazzo Ducale vestito delle misure anti Covid-19? La direzione ha allestito un percorso per ora minimale che permette la visita della camera degli sposi con ingresso da piazza Castello attraverso un rigido controllo effettuato dagli addetti al servizio, che misurano la temperatura ai visitatori e li guidano in questo percorso interamente distanziato tra chi approccia la visita e chi invece la sta lasciando. Opportuna segnaletica è distribuita lungo tutto il percorso, sia esso all’interno che all’esterno, ci sono diversi flaconi igienizzanti in vari punti e non si potrà sostare più di una manciata di minuti nelle sale, in particolare nella Camera degli sposa. Il percorso ha una durata di una decina di minuti e vede la novità di una breve camminata lungo il ballatoio all’eserno della camera degli sposi che permette una splendida visuale della torre del Castello di San Giorgio e del cortile interno. D’accordo, sono 10 minuti, ma sono dieci minuti di grande intensità.
La prenotazione obbligatoria potrà avvenire online (il servizio è attivo da alcuni giorni) o presso la biglietteria (aperta da ieri). L’accesso al capolavoro di Andrea Mantegna sarà consentito a un numero di dieci persone alla volta ogni dieci minuti, per garantire il distanziamento di sicurezza e nella sala saranno presenti nuove sedute che offriranno, insieme, comodità e distanze adeguate.
Gli orari saranno quelli consueti, dal martedì alla domenica ore 8.30-19. La settimana successiva, a partire dal 12 giugno, sarà con tutte le probabilità pronto il nuovo percorso che consentirà – al normale costo del biglietto d’ingresso – una visita più completa con anche gli ambienti di Corte Vecchia e Corte Nuova.
Il Museo Archeologico Nazionale aprirà il suo piano terra, con l’evocativo racconto della storia del territorio mantovano, e una piccola parte del primo piano per poter visitare l’emozionante reperto neolitico degli “Amanti di Valdaro”.