MANTOVA – Anche se lo avevano messo ai domiciliari non aveva perso il vizio di rapinare i ragazzini; così si appostava sull’uscio di casa in attesa del passaggio delle sue vittime. Valentino Mihailovic, più che noto alle forze dell’ordine nonostante abbia solo 21 anni, ieri è stato condannato con rito abbreviato a 4 anni di reclusione. I fatti per i quali il giovane è stato processato risalgono allo scorso novembre, quando la Polizia era intervenuta e aveva tradotto in carcere il 21enne che fino ad allora era agli arresti domiciliari nella sua abitazione di corso Garibaldi. Arresti domiciliari e braccialetto elettronico non erano però bastati a fermare il giovane malvivente. Mihailovic era già stato arrestato nel marzo di due anni perché ritenuto a capo di una baby-gang responsabile di una serie di rapine ai danni di ragazzini messe a segno in varie zone della città, parchi pubblici e la ciclabile a ridosso di Porto Catena. Dal carcere era poi finito ai domiciliari, dove nemmeno il braccialetto elettronico era bastato a tenerlo sotto controllo. Secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra Mobile di Mantova, il 21enne scendeva in strada all’ora in cui gli studenti uscivano da scuola e ne fermava qualcuno per poi con una scusa attirava in casa dove lo minacciava costringendolo a consegnargli tutti i soldi che avevano in tasca e anche eventuali oggetti di valore. Episodi del genere avevano cominciato ad essere segnalati all’inizio dello scorso novembre dalle giovani vittime, e le indagini della Polizia in breve avevano portato a identificare nel 21enne l’autore delle aggressioni. Ieri il giovane è stato processato con rito abbreviato. Il Pm Silvia Bertuzzi ha chiesto 4 anni di reclusione, mentre il difensore dell’imputato, avvocato Andrea Antonelli ha chiesto l’assoluzione. Il gup Antonio Serra Cassano ha infine accolto le richieste della pubblica accusa condannando Valentino Mihailovic a 4 anni di reclusione.