Rogo notturno nell’appartamento occupato dagli abusivi di periferia

MANTOVA Le fiamme sono partite da un appartamento disabitato al piano terra di una palazzina di Cittadella che però sarebbe occupato da degli abusivi. Abusivi che se la sono data a gambe mentre gli inquilini del piano di sopra, questi più che regolari, si prodigavano per spegnere l’incendio in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco. L’allarme è scattato verso l’una e venti di ieri da un palazzo in via Verona al civico 14. Qui, all’interno di un appartamento che risulta disabitato ma che in realtà è abitato abusivamente da vari stranieri che bazzicano in zona, qualcuno avrebbe dato fuoco a un cuscino e da lì sarebbe scaturito un incendio che si è propagato a due stanze. Cause accidentali o dolose? Il responsabile non è certo rimasto in camera ad aspettare vigili del fuoco e agenti della Volante per spiegare come erano andate le cose. Tra le ipotesi al vaglio dei poliziotti, cui sono affidate le indagini, c’è quella di una faida tra sente-tetto così come quella di un falò acceso da qualcuno per scaldarsi le cui fiamme sono poi sfuggiti al controllo. Sta di fatto che chi era in casa ha cercato di spegnere l’incendio gettando il cuscino che aveva preso fuoco nella vasca da bagno, solo che nell’appartamento non ci sarebbe acqua corrente. A quel punto il fumo che aveva invaso i locali ha cominciato a salire ai piani superiori, e l’odore ha svegliato gli inquilini che hanno dato l’allarme e sono poi scesi da basso per cercare di spegnere le fiamme in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco, i quali hanno poi domato completamente l’incendio e avvisato la Polizia. Alla fine i danni sono stati decisamente contenuti: annerite dal fumo le pareti di un paio di camere dell’appartamento, tra le quali il bagno; intervento dei vigili del fuoco concluso alle tre di notte senza che ci fosse la necessità di sgomberare gli altri appartamenti né che ci fossero conseguenze per gli inquilini regolari se non una notte in bianco, forse nemmeno la prima e neanche l’ultima, come fa capire un brasiliano che abita al piano di sopra. «Qui sotto c’è una situazione incredibile – spiega – con un via vai continuo di neri-neri (sic!) e marocchini. Non sai mai chi c’è e chi ci sarà. È un porto di mare». Da ieri un po’ meno visto che l’appartamento è sotto sequestro, abusivi permettendo.