Studio epidemiologico su mortalità Covid19. Zolezzi (M5S): “6,9% di mortalità Covid19 in più ogni tonnellata di ammoniaca per km2. Province di Cremona e Mantova tra le più inquinate d’Europa”

MANTOVA «6,9% di mortalità Covid19 in più ogni tonnellata di ammoniaca per km/2. È questo il risultato dello studio pubblicato sulla rivista peer review “International Journal of Environmental Resarch and Public Health”, da Paolo Contiero, epidemiologo della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e altri autori lombardi e siciliani.» Dichiara Alberto Zolezzi, parlamentare M5S.
«Lo studio epidemiologico ecologico – prosegue Zolezzi –  è stato condotto su cinque regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Sicilia), collegando la mortalità durante la prima ondata Covid-19 per tutte le cause per provincia ai dati sulle concentrazioni atmosferiche di particolato ( PM 2,5 e PM 10) e ammoniaca (NH3), quest’ultima principalmente prodotta da attività agricole. 
Sono oltre 2436 gli studi autorevoli sul rapporto fra inquinamento e peggioramento della pandemia Covid-19 e ormai non c’è più alcun dubbio nella comunità scientifica che il particolato abbia peggiorato gli effetti della pandemia, in particolare nel territorio lombardo.» 
«Agli studi “ecologici” retrospettivi come quello citato, si sono affiancati vari studi “individuali” che hanno studiato una popolazione nella sua evoluzione prospettica nel corso dei mesi. Uno di questi, pubblicato dal dottor Veronesi, dell’università dell’Insubria, nel dicembre 2021 ha trovato un aumento del 5,1% di incidenza Sars-Cov2 per ogni punto di PM2.5 in più. Per fare un esempio confrontando Roma (13 di media di PM2,5 sceso da 17 durante la Giunta Raggi) con Cremona (25 di media nel 2020) si può stimare una incidenza del 60% in meno in zone meno impattate dal particolato.»
Nell’attesa che sia chiarito il metodo con cui gli inquinanti causano un aumento della gravità della sindrome Covid-19 è fondamentale, ribadisce il deputato pentastellato, ridurre la pressione inquinante. «Dimezzare i capi allevati in Pianura Padana può essere una soluzione sostenibile anche per non rischiare di azzerare il settore dato il dimezzamento dell’acqua a disposizione in Padania. Per l’ammoniaca va ricordato che la provincia di Cremona è quella più impattata in Europa con 10 tonnellate emesse per km2, seguita da Mantova con circa 8. Questi dati storici sono stati confermati nel report Ispra presentato ieri 14 aprile 2022. La “zona rossa” dell’ammoniaca interessa mezza Lombardia e coincide con le zone rosse Covid. Va ricordato lo studio di Manigrasso et al che spiegava come il pH basico dell’ammoniaca sembra essere un attivatore dell’ingresso del Coronavirus nelle cellule respiratorie umane, meccanismo già ipotizzato per la precedente Sars del 2003 e per altre virosi. Non è che devo aspettare la prova provata per impostare una politica di precauzione, senza carne posso stare tutta la vita, senza aria si sopravvive solo 10 minuti – incalza Zolezzi.
«Il consumo di carne, in particolare di carne rossa, è riconosciuto come una minaccia per la salute umana e il benessere, in parte a causa degli effetti dell’allevamento sull’ambiente. Il desiderio di consumare carne incoraggia l’uso dell’agricoltura intensiva che necessita di fertilizzanti e l’Italia in questa crisi bellica dipende proprio dalla Bielorussia per alcuni di questi. Una Pasqua con meno carne garantirà più salute e più pace» conclude Zolezzi.