Tentato furto nel deposito dei Monopoli

MANTOVA Prima sono andati a Levata di Curtatone nella sede della Pro – Senectute, un’azienda che fornisce attrezzature per il trasporto e il sollevamento di persone disabili, dove hanno rubato due furgoni, e con uno di essi hanno cercato di sfondare il portone d’ingresso del magazzino dei Monopoli di Stato in via Pertini, nella zona di Colle Aperto. Un tentativo di furto con un mezzo usato come ariete che però non avrebbe avuto l’esito che i ladri si aspettavano, e alla fine i malviventi sarebbero stati costretti a fuggire a mani vuote. È successo tutto tra nell’arco di un paio d’ore della serata dell’altro ieri, sabato 4 gennaio. Alle 20.40 circa i ladri sono arrivati in via Pitentino a Levata, in fregio alla Spolverina, dove ha sede la Pro- Senectute, un’azienda che fornisce attrezzature per il sollevamento e il trasporto di persone disabili e anziani con difficoltà motorie. Per entrare i malviventi hanno rotto un vetro della porta del capannone in cui erano parcheggiati due furgoni attrezzati per questo tipo di trasporto, e dopo essere passati per gli uffici dove hanno preso le chiavi e messo fuori uso l’allarme manomettendo un quadro elettrico, hanno rubato i due mezzi. Per testare la tenuta di uno di questi come ariete lo hanno lanciato contro la cancellata abbattendola e aprendosi così la strada per la fuga. Ladri e refurtiva sparivano subito dopo per riapparire alle 22.30 in via Pertini, quartiere di Cole Aperto. Qui uno dei furgoni rubato a Levata, probabilmente lo stesso che aveva sfondato la cancellata, veniva usato come ariete per abbattere la saracinesca del deposito dei Monopoli di Stato. La spaccata però non sarebbe riuscita e come unico risultato raggiunto dai malviventi ci sarebbe stato l’azionamento del sistema antifurto con tanto di fumogeni. I ladri sarebbero così fuggiti a mani vuote lasciando sul posto uno dei furgoni rubati a Levata. Poco dopo sul posto arrivavano le forze dell’ordine che davano il via alle ricerche dei fuggitivi. Indagini in corso sui due colpi anche con l’acquisizione di immagini delle telecamere di sorveglianza.