BOLOGNA Affianca grandi interpreti e giovanissimi talenti in ascesa la nuova Stagione Sinfonica 2023, che nei suoi 18 concerti in programma da febbraio a dicembre all’Auditorium Manzoni, tutti alle 20.30, vede alcuni grandi ritorni ma anche numerosi debutti. Un ruolo di primo piano nel cartellone è ricoperto dalla Direttrice musicale Oksana Lyniv, che dirige ben quattro concerti spaziando dal repertorio più noto alle novità contemporanee. Come è ormai consuetudine, accanto all’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna è protagonista anche la Filarmonica, con due concerti in aprile e in ottobre. Non mancano, inoltre, due appuntamenti con pagine corali interpretate dal Coro del teatro felsineo preparato da Gea Garatti Ansini.
«Le grandi pagine sinfoniche tornano protagoniste all’Auditorium Manzoni – dice il Sovrintendente Fulvio Macciardi – dopo le molte limitazioni e cautele legate al tema delle distanze interpersonali che hanno caratterizzato le ultime stagioni. Il pubblico potrà ascoltare nuovamente alcuni dei capolavori del sinfonismo tardo-romantico che prevedono organici importanti, valorizzati dai nostri complessi artistici guidati da bacchette prestigiose della storia musicale degli ultimi decenni. Largo spazio, poi, a giovani direttori e solisti emergenti che abbiamo sempre il piacere di ospitare nelle nostre stagioni, perché crediamo nell’importanza di sostenere i talenti del futuro».
Oksana Lyniv inaugura la Stagione l’8 febbraio sul podio della “sua” orchestra, proponendo in prima esecuzione assoluta la Passacaglia in Yellow-Blue del compositore russo-tedesco Vladimir Genin e la Sinfonia n. 4 in la maggiore “Italiana” di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Con lei il violinista serbo Stefan Milenkovich, ex enfant-prodige, che interpreta il celeberrimo Concerto per violino e orchestra in re maggiore di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Dopo la serata d’apertura la direttrice d’orchestra ucraina è ancora protagonista insieme a un altro violinista, questa volta suo connazionale, il 7 aprile. Si tratta di Valeriy Sokolov, vincitore nel 2005 del Primo Premio al Concorso Internazionale George Enescu di Bucarest, impegnato in due brani contemporanei come il Concerto funebre del compositore tedesco Karl Amadeus Hartmann – scritto allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale – e il Concerto per violino n. 3 del premiato compositore ucraino Jevhen Stankovyč. Completa il programma la Suite dal Parsifal di Richard Wagner nell’arrangiamento realizzato da Claudio Abbado, con gli artisti del Coro del TCBO preparati da Gea Garatti Ansini. Un altro arrangiamento di questa Suite senza coro, curato da Andrew Gourlay, si può invece ascoltare nel terzo concerto con Lyniv: un “tutto Wagner”, previsto il 27 ottobre, con anche i preludi dall’atto I e III del Lohengrin, e quelli dal Tristan und Isolde e da Tannhäuser. L’ultimo impegno della Stagione Sinfonica con la Direttrice musicale, il 7 dicembre, vedrà un’ulteriore prima esecuzione assoluta: quella di “In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini” per trio e orchestra d’archi del compositore ucraino, originario di L’viv, Yuri Laniuk. E al centro della serata ci sono anche due pagine del Novecento come il ciclo Folk songs per voce e orchestra di Luciano Berio (con il mezzosoprano Anna Brull) e il Concerto per orchestra di Béla Bartók.
L’11 febbraio sono ospiti due artisti russi che siamo solitamente abituati a sentir cantare insieme sul palco e che invece ascolteremo in un diverso assetto: sono il tenore Dmitry Korchak – che si presenta per la prima volta al pubblico bolognese nella veste di direttore d’orchestra – e il mezzosoprano ventottenne Vasilisa Berzhanskaya, vincitrice nella categoria “Giovani cantanti dell’anno” agli “International Opera Awards 2020”. Berzhanskaya interpreta i Canti e danze della morte di Modest Musorgskij, arrangiati da Dmítrij Šostakóvič, compositore di cui Korchak sul podio propone la Sinfonia n. 12 in re minore “L’anno 1917”. Completa il programma la Sinfonia n. 1 detta “Classica” di Sergej Prokof’ev. Il 2 marzo torna a dirigere l’Orchestra del TCBO il tedesco Michael Güttler, dopo aver sostituito Lyniv nell’esecuzione della Iolanta di Čajkovskij in forma di concerto lo scorso aprile, con il capolavoro di Gustav Mahler Das Lied von der Erde (Il canto della terra), sinfonia per due voci e orchestra su liriche tratte da Die Chinesische Flöte di Hans Bethge. Protagonisti il tenore Ramón Vargas e il mezzosoprano Claudia Mahnke. A marzo tornano sul podio altre due grandi bacchette: quella di Hartmut Haenchen – il 9, con la Sinfonia n. 7 in mi maggiore di Anton Bruckner – e di Daniel Oren – il 30, con un programma che spazia da Kol Nidrei, adagio su melodie ebraiche per violoncello con orchestra e arpa di Max Bruch al Boléro di Maurice Ravel, passando per il poema sinfonico Un americano a Parigi di George Gershwin. Non manca, poi, una nota pagina corale come Chichester Psalms di Leonard Bernstein, con il Coro del Teatro Comunale istruito da Gea Garatti Ansini. Oren sarà inoltre protagonista della Stagione lirica 2023 del Comunale dirigendo Madama Butterfly di Puccini.
Il 17 aprile il primo concerto di stagione con la Filarmonica del TCBO, guidata dal suo Direttore principale Roberto Abbado, presenta due pagine legate a Goethe come l’ouverture da concerto Meeresstille und glückliche Fahrt (Calma di mare e viaggio felice) di Mendelssohn e le musiche di scena Egmont op. 84 di Ludwig van Beethoven, con la voce del soprano svizzero ventisettenne Nicole Wacker. A coronamento del programma la “Sinfonia Zwickau” di Robert Schumann. L’ultimo appuntamento del mese, il 28, ha come protagonisti due giovani promesse. In primis il direttore d’orchestra ventiquattrenne peruviano Dayner Tafur-Díaz – al suo debutto con l’Orchestra del Comunale – vincitore quest’anno del Primo Premio al Concorso internazionale per direttori d’opera indetto dall’Opéra Royal de Wallonie-Liège, che affronta una composizione della musica di oggi come Decisamente allegro di Nicola Campogrande e la più popolare sinfonia di Jean Sibelius, ovvero la n. 2 in re maggiore. Accanto a lui il pianista russo trentenne Nikolay Khozyainov, che a 18 anni è stato il più giovane finalista al Concorso Chopin di Varsavia, dove ha ottenuto una menzione speciale, e nel 2012 ha vinto il primo premio assoluto al Concorso Internazionale di Dublino, che a Bologna suona il Concerto n. 1 in fa diesis minore per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov.
I talenti in ascesa sono al centro anche dei due concerti di maggio. Il 6, il violoncellista diciannovenne Ettore Pagano, vincitore nel 2022 del XVIII Concorso internazionale “Chačaturjan” in Armenia, interpreta il Concerto-rapsodia per violoncello e orchestra proprio del compositore armeno Aram Il’ič Chačaturjan. Sul podio il trentunenne Lorenzo Passerini, Direttore artistico e musicale dell’Orchestra Antonio Vivaldi, propone il Singspiel in un atto di Carl Maria von Weber Abu Hassan J. 106, su libretto di Franz Carl Hiemer tratto da un racconto delle Mille e una notte, affiancandolo alla Sinfonia n. 2 in do minore “Piccola Russia” di Čajkovskij. Il 27, la vincitrice della sedicesima edizione del Concorso Chopin di Varsavia, la pianista Yulianna Avdeeva, debutta nella Stagione del Comunale con un caposaldo del repertorio come il Terzo Concerto per pianoforte e orchestra in re minore di Rachmaninov. Per il suo ritorno, il direttore d’orchestra belga Martijn Dendievel, classe 1995 e vincitore del “Deutscher Dirigentenpreis” 2021, affronta l’Ouverture da Ruslan e Ljudmila di Michail Glinka e la Sinfonia in re minore di César Franck. Dendievel sarà protagonista anche della Stagione d’Opera 2023 del TCBO nelle Nozze di Figaro di Mozart, previste sempre a maggio, e di un secondo concerto della Stagione Sinfonica 2023, in programma il 28 settembre, con la Sinfonia in fa diesis maggiore di Erich Wolfgang Korngold e la fantasia sinfonica Aus Italien op. 16 di Richard Strauss.
Giugno è dedicato alla musica di Gustav Mahler. Il 1° del mese, il francese Frédéric Chaslin si presenta nella doppia veste di direttore d’orchestra e compositore impaginando un programma che affianca alla Sinfonia n. 4 in sol maggiore del compositore austriaco il brano “Tema e variazioni su un tema della 3ª Sinfonia di Gustav Mahler” per trombone e orchestra scritto da Chaslin stesso. Solisti il trombonista Paolo Masi e il soprano Erika Grimaldi. Il 7 invece, l’ungherese Henrik Nánási dirige una delle pagine più imponenti e impegnative del repertorio sinfonico: la “Quinta” in do diesis minore di Mahler.
Il cartellone autunnale è arricchito dal secondo appuntamento con la Filarmonica del TCBO, diretta il 23 ottobre dal newyorkese James Feddeck, Direttore Principale dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, protagonista insieme al violinista svedese ventunenne Daniel Lozakovich impegnato nel Concerto per violino e orchestra n. 1 di Max Bruch. Chiude la serata la Sinfonia n. 2 in do minore di Bruckner. Il 17 novembre debutta con l’Orchestra del Comunale l’ucraino Sasha Yankevych, classe 1991 e secondo premio al concorso Toscanini del 2021, che tornerà sul podio anche nella prossima Stagione lirica per Die Fledermaus di Strauss. Due i brani di Rachmaninov proposti: in apertura lo Scherzo in re minore e a seguire il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra in do minore con Federico Colli come solista, che ha trionfato al Concorso Mozart di Salisburgo nel 2011 e alla Leeds International Piano Competition l’anno seguente. Il concerto è completato dalla Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore “Primavera” di Schumann. L’ultimo appuntamento di dicembre, il 13, segna il ritorno del direttore d’orchestra statunitense James Conlon, Direttore musicale dell’Opera di Los Angeles e Consulente artistico della Baltimore Symphony Orchestra. L’atmosfera pre-natalizia è garantita con il balletto Lo schiaccianoci op. 71 di Čajkovskij.
Main partner della Stagione Sinfonica 2023 del Teatro Comunale di Bologna è Intesa Sanpaolo. «Il legame con il Teatro Comunale di Bologna – afferma Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo – testimonia il costante supporto di Intesa Sanpaolo allo sviluppo culturale del territorio in cui opera, con l’obiettivo di offrire al Paese un ulteriore volano di crescita anche sul piano sociale, economico e occupazionale. Il Gruppo considera da sempre fondamentale il sostegno alle attività culturali affinché musica e teatro siano patrimonio universale, accessibile a tutti, in particolare ai giovani».
Anche nel 2023 la Rai continuerà ad avere un ruolo importante nella diffusione della produzione del Teatro Comunale di Bologna: Rai Radio3 trasmetterà infatti gran parte dei concerti della Stagione Sinfonica.
Info: www.tcbo.it