Con il Fai tra le pagine di storia del Museo dell’Emigrato

MAGNACAVALLO Prosegue il ciclo di eventi “FAI rete con…” organizzato dal Gruppo FAI Giovani di Mantova, in collaborazione con la Rete dei Piccoli Museo dell’Oltrepò Mantovano. Sabato 30 aprile sarà il turno del Museo dell’Emigrato di Magnacavallo, dedicato agli oltre due milioni di lombardi, tra cui moltissimi mantovani, che tra il 1880 e il 1920 emigrarono all’estero alla ricerca di fortuna. Fu alla fine degli anni Ottanta che si diffusero i viaggi di fraternizzazione ad opera dei discendenti, che tornarono nei paesi d’origine degli avi per ottenere nuovamente la cittadinanza italiana. Il curatore del museo, Luigi Guidorzi, accompagnerà i visitatori passando in rassegna lo straordinario materiale raccolto, qui esposto dal 2004, anno di istituzione del museo: atti, documenti, testimonianze su supporti audiovisivi e informatici, fotografie storiche e celebrative, tavole genealogiche e oggetti relativi all’emigrazione. Ma il museo non si ferma e svolge una continua ricerca e raccolta di informazioni, documenti, vecchi libri e lettere, studi e saggi sull’argomento, al fine di recuperare, conservare, esaltare e tramandare la memoria storica del fenomeno migratorio della nostra terra mantovana fino ai più lontani confini del mondo. Tutto ciò ha consacrato Magnacavallo come “capitale morale dell’emigrazione mantovana”.

L’evento è aperto a tutti con contributo a partire da 5 euro per gli iscritti FAI e da 7 euro per i non iscritti. Sono previsti tre turni di visita: alle 16.00, alle 16.45 e alle 17.30. Il luogo di ritrovo è in Piazza Marconi 5, a Magnacavallo.

In loco sarà possibile iscriversi al FAI o rinnovare l’iscrizione. Inoltre i giovani sino a 35 anni potranno iscriversi al FAI o rinnovare l’iscrizione alla quota di Benvenuto FAI Giovani di 15 euro.