“LA NOTTE DELL’INNOMINATO”: LA GRANDE OPERA MANZONIANA PERFETTAMENTE RIASSUNTA NEL PERSONAGGIO INTERPRETATO DA EROS PAGNI

MANTOVA Una versione gotica fino all’estremo dell’opera manzoniana quella de “La notte dell’Innominato”, in cartellone per Mantova Teatro, la stagione di prosa organizzata da Fondazione Artioli e Comune di Mantova. Si tratta della messa in scena del capolavoro letterario, nella quale si narra l’incontro tra l’Innominato e la sofferta protagonista del romanzo Lucia Mondella prima, e successivamente con il cardinale Federico Borromeo, che recupererà la giovane presso il castello del manigoldo, per riportarla alla sicurezza familiare.
Bisogna partire da un principio: il testo de “I promessi sposi” è talmente alto che sarebbe in grado di salvare da solo uno spettacolo. Perfino da alcuni attori italiani in circolazione. Ma non c’è stato bisogno di ricorrere unicamente alle parole del grande narratore per supportare la rappresentazione sul palco del teatro Sociale: Eros Pagni, infatti, riesce a far credere che la recitazione sia cosa semplice. E certamente non lo è, soprattutto nel caso di un personaggio così complesso, ma pure tanto conosciuto, esaminato e studiato come l’Innominato. La sua arte classica, inteso come fattore positivo naturalmente, perfettamente si sposa con una interpretazione assai riuscita del carattere che rappresenta nell’opera manzoniana l’incarnazione stessa del male. La natura demoniaca dell’Innominato è posta in evidenza anche attraverso le proiezioni sul palco, tecnica oggi ampiamente utilizzata perché senza dubbio in grado di risolvere in un sol colpo più fattori e di rendere agevoli i cambi di scena. A volte possibilità anche suggestiva.
Tutto concentrato sulla redenzione dell’Innominato è poi il dialogo di quest’ultimo con il cardinal Borromeo, in grado di smuovere la sua coscienza. D’altra parte l’epopea manzoniana è basata sulla potenza salvifica della fede. E le situazioni sono rese credibili dalla capacità del cast attoriale, a partire da Valentina Violo nei panni di Lucia, anche se alcuni personaggi, come Nibbio, sono tratteggiati in modo eccessivo, certamente adatto per farli diventare grotteschi, con il rischio però che si sconfini nel caricaturale.
Regia e adattamento della performance sono di Daniele Salvo, produzione Centro Teatrale Bresciano e Teatro de Gli Incamminati.
Il prossimo appuntamento in cartellone per Mantova Teatro è con “La vita davanti a sé”, il 24 novembre al teatro Sociale. Protagonista Silvio Orlando.
Biglietteria: piazza Cavallotti 14/a – 46100 Mantova, telefono +39 0376 1590869, mail boxofficemantova@gmail.com. Orari di apertura: ogni martedì dalle 10 alle 13, ogni giovedì dalle 16 alle 19, ogni sabato dalle 10 alle 13. Ilperf