Anche i tatuatori in campo per ospedali e soccorritori

MANTOVA Anche i tatuatori scendono in campo nel momento dell’emergenza, in aiuto agli ospedali e alle associazioni che operano nel mondo del primo soccorso. Proprio così, dal momento che gli artisti del tatuaggio hanno deciso di mettere all’asta i propri disegni e le proprie tavole devolvendo il ricavato alle strutture di cura e ai soccorritori, in questi giorni di emergenza impegnati come non mai nel fronteggiare il virus Covid-19.
L’iniziativa è partita già alcune settimane fa da alcuni tatuatori bergamaschi e nel giro di brevissimo tempo, grazie ai social network, si è allargata agli artisti dell’inchiostro a livello internazionale. Con quella prima asta sono stati ricavati circa 40mila euro da destinare alle strutture mediche ed emergenziali.
Nel corso di questo fine settimana è in programma una seconda asta, il cui ricavato verrà destinato alla Croce Bianca e alla Croce Rossa di Brescia. All’iniziativa, tra gli altri tatuatori, prenderà parte anche  Marco Giavazzi, titolare dello studio Tracce di inchiostro tatoo di Castiglione.
L’asta si terrà proprio grazie ai social – su Instagram -: il via è previsto per le 10 di sabato mattina e sarà possibile offrire fino a mezzogiorno di domenica. Per prendere parte è necessario inserire nel campo delle ricerche di Instagram l’ashtag “#tatuatoriperbrescia” così da far comparire tutti i disegni e le tavole messe all’asta dai vari artisti. Per offrire bisognerà semplicemente inserire la somma scelta come commento a uno o più pezzi messi all’asta: prezzo di partenza 50 euro e rilanci di 10 euro ciascuno. Una volta conclusa l’asta, il vincitore dovrà inviare la somma, tramite bonifico, direttamente alla struttura sanitaria prescelta, inviando poi la distinta del pagamento al tatuatore che aveva realizzato l’opera aggiudicata come prova dell’avvenuto pagameto. Solo da quel momento il disegno diventerà a tutti gli effetti di proprietà dell’offerente.
«La nostra categoria e i nostri studi – spiega Giavazzi – sono stati tra i primi a chiudere i battenti a causa dell’emergenza, ancora prima che venissero emanati i recenti decreti ministeriali. Nonostante questo però anche noi vogliamo dare un aiuto e abbiamo ideato questa iniziativa grazie ai social. A breve verrà organizzata un’asta anche in favore di Mantova».