L’arte di vivere, a Palazzo Te lo stile gonzaghesco e rinascimentale

MANTOVA Nonostante il 2021 per tanti versi sia stato una anno a dir poco complicato, come sottolineato dal presidente Fondazione palazzo Te Enrico Voceri, l’arte e la cultura mostrano una ripresa, l’interesse del pubblico non manca. E palazzo Te risponde con la presentazione della nuova stagione espositiva, tenutasi ieri e dal titolo “Mantova: l’arte di vivere”. Un modo di celebrare la città nei suoi diversi significati, come illustrato dal direttore di Fondazione palazzo Te Stefano Baia Curioni. Come? Interrogando il suo illustre passato. E svelandone qualche segreto. L’arte di vivere è intesa come quella del saper fare, saper creare cose che restino e che ancora evochino magia.
Quel senso di stupore che verrà restituito da “Le pareti delle meraviglie. Corami di corte tra i Gonzaga e l’Europa”, mostra a cura di Augusto Morari, che dal 26 marzo al 26 giugno riproporrà le antiche decorazioni murali della dimora.
L’appuntamento autunnale, dall’8 ottobre all’8 gennaio 2023, sarà con “Giulio Romano. La forza delle cose”, a cura di Barbara Furlotti e Guido Rebecchini, che approfondisce il tema delle opere in metallo realizzate su disegni di artisti cinquecenteschi, in particolare di Giulio Romano, ma anche Michelangelo e Francesco Salviati. Entrambe le mostre si avvalgono della collaborazione esclusiva con Factum Foundation e delle sue innovative rappresentazioni. Oltre cento gli eventi collaterali, di musica, teatro, danza, talk e intrattenimento.
Ma anche la migliore delle iniziative necessita di supporti materiali. Il Comune di Mantova, ha chiarito il vice sindaco Giovanni Buvoli, ritiene l’aspetto culturale fondamentale per la città e prosegue, pertanto, nel suo sostegno agli eventi di palazzo Te, considerati basilari in tal senso. Ad affiancare l’attività artistica e dare visibilità allo stile di vita gonzaghesco anche Fondazione Banca Agricola Mantovana, rappresentata dal presidente Arrigo Alberto Gianolio.
Il progetto è coordinato dal direttore Stefano Baia Curioni e da un comitato composto da Barbara Furlotti (The Courtauld Institute), Davide Gasparotto (Getty Museum), Ketty Gottardo (The Courtauld Gallery), Augusto Morari (Fondazione Palazzo Te), Guido Rebecchini (The Courtauld Institute) e Xavier Salomon (The Frick Collection).
La stagione espositiva 2022 è inclusa nell’offerta Supercard Cultura, già acquistata da oltre 4.000 visitatori e con la quale si può accedere liberamente al palazzo per un anno.
Ilaria Perfetti