Mercoledì in Rotonda il Quaderno di San Lorenzo

MANTOVA Il progetto di ricerca sulla basilica mantovana di Sant’Andrea destinato ai Quaderni di San Lorenzo prevede due volumetti tutti dedicati a quella che si può definire una delle chiese più conosciute ed ammirate dell’architettura europea.

La linea di demarcazione tra l’uno e l’altro è la cronologia: il Quaderno 16 prendeva in esame le vicende fino alla fine del Cinquecento, il Quaderno 18 prosegue la storia fino ai giorni nostri. Giulio Girondi illustra l’architettura post-albertiana, i progetti per la dotazione della cupola, il riassetto di piazza Leon Battista Alberti, la costruzione della cripta e del superiore ottagono, l’adeguamento liturgico di questo secolo. Renato Berzaghi esamina la decorazione pittorica post-cinquecentesca, dalle tele delle cappelle ai grandi dipinti tra l’una e l’altra, al riempimento ‘ossessivo’ di ogni spazio con candelabre ricche di elementi decorativi e riferimenti biblici, che creano nella basilica un senso di horror vacui. Rodolfo Signorini ha interpretato i dipinti della navata, dei transetti e del presbiterio alla luce dei testi dei Vangeli e degli Atti degli Apostoli, consegnandoci i versetti che chiariscono le scene; a questo fa seguito una sua ricerca sul trasferimento del fonte battesimale dalla cappella del Mantegna alla cappella di San Michele.

Non poteva mancare uno studio sul campanile che, pur non appartenendo al progetto albertiano, essendo precedente, connota da secoli la fisionomia della nostra basilica: studio affidato a Cristina Rota che ne aveva fatto oggetto della sua tesi di laurea.

I Quaderni di San Lorenzo sono una piccola enciclopedia a puntate sulle chiese mantovane, sia quelle esistenti, sia quelle demolite o trasformate. Si realizzano con il contributo di valenti studiosi mantovani (talora anche extra muros) ed è ormai riconosciuta significativa per la storia e l’arte mantovana.