Amministrative: boom per i sindaci uscenti. A Quistello la sorpresa Dall’Oglio

MANTOVA Le elezioni della continuità. Così si potrebbero definire a buon diritto le elezioni che si sono svolte tra ieri e domenica. Perché dei sette sindaci che i cittadini erano chiamati ad eleggere, ne sono stati confermati ben sei. Unica mosca bianca nel panorama elettorale mantovano è il caso di Quistello, dove dopo una pluridecennale amministrazione del gruppo “Insieme per Quistello”, questa volta si cambia e l’amministrazione del paese del Destra Secchia va alla lista “Quistello Cambia”. Viene da dire che il nome scelto dalla squadra di  Gloriana Dall’Oglio è stato davvero profetico. Nomen omen.
Ma, come si diceva, oltre al caso di Quistello in tutti gli altri comuni mantovani i cittadini hanno deciso di premiare l’operato dei propri sindaci. A partire da Poggio Rusco e Redondesco: in entrambi i casi si presentava un solo candidato con tutti i conseguenti timori legati al raggiungimento del fatidico quorum. Ma in entrambi i casi tali timori sono stati dissipati già nel tardo pomeriggio di domenica, quando sia a Poggio che a Redondesco Fabio Zacchi e  Massimo Fachinelli si sono resi conto che il quorum era stato raggiunto. Niente rischio commissariamento.
Tra le altre conferme ci sono San Benedetto, dove  Roberto Lasagna viene premiato e si avvia quindi al secondo mandato (e quarto per la lista Uniti per crescere, che prima dell’attuale primo cittadino vide dieci anni di amministrazione affidati all’ex sindaco  Marco Giavazzi).
Discorso a parte meritano Acquanegra, Guidizzolo e Marcaria. Proprio in quest’ultimo caso,  Carlo Alberto Malatesta viene riconfermato. Ma non è una semplice riconferma: è una sorta di plebiscito che vede il 70% dei voti all’attuale primo cittadino e solo il 30% a  Roberto Coppiardi. Una situazione che ricorda quella che ricorda la vittoria elettorale, a Mantova, del sindaco  Mattia Palazzi confermato con il 70% circa contro il 30% dello sfidante  Stefano Rossi.
Conferma pure per  Monica De Pieri, ad Acquanegra, che porta a casa più voti di quanti non ne avesse ottenuti cinque anni fa. Questo, tra l’altro, nonostante quelle che alle passate elezioni erano due liste distinte, quest’anno si siano presentate come una lista unica. Tanto che in casa minoranza acquanegrese il candidato  Massimo Surpi già parla di situazione delicata e di valutazioni che a questo punto si rendono necessarie.
Se ad Acquanegra De Pieri incrementa il proprio bagaglio di voti, la stessa situazione si verifica, cone le dovute proporzioni, anche nel caso di Guidizzolo e del confermato sindaco  Stefano Meneghelli. Proprio qui, a Guidizzolo, si conta però anche una esclusione: il giovanissimo (ha 18 anni da poco compiuti) candidato  Theo Guatta infatti non entrerà in consiglio. Ultimo dato da considerare: come ormai tenda da anni, l’affluenza alle urne cala.  (gb)