Antenna Iliad in paese, la minoranza: “Troppo tardi”

municipio marmirolo

MARMIROLO – Non tarda ad arrivare la risposta della minoranza Patto per Marmirolo all’assessore alle Attività Produttive Elena Betteghella, che alcuni giorni fa ha scritto al Ministero dello Sviluppo Economico, all’Anci Nazionale, Anci Lombardia, Arpa e Ats per chiedere delucidazioni in merito alla misura del ‘DDL Concorrenza’ sull’innalzamento dei limiti elettromagnetici da 6 a 15 m/v per gli impianti di telefonia mobile. La richiesta dell’assessore nasce infatti dalla presentazione da parte di Iliad per l’installazione di una antenna 5G, di altezza 36 metri a ridosso delle abitazioni, su area privata. Critica l’opposizione con la capogruppo Roberta Gaburri che si domanda “perché l’amministrazione comunale, in questi cinque anni ed anche nei precedenti non si sia mai preoccupata, come hanno fatto altri comuni, tra i quali il Comune di Gonzaga e Curtatone, di adottare un ‘Piano di localizzazione antenne’ che risponda ai seguenti requisiti: essere tecnicamente valido, applicare il criterio di minimizzazione delle esposizioni per la popolazione ed essere adottato attraverso un regolamento comunale che ne disciplini pedissequamente l’applicazione. Ovviamente un piano redatto da tecnici qualificati e professionisti addentro la materia, precisa Gaburri, che ricorda che una delle prime antenne 5 G è stata installata a Torino nel 2017, e quindi l’amministrazione avrebbe avuto tutto il tempo in questi anni per poterlo predisporre. E poiché un piano antenne non può essere retroattivo è ovvio, incalza la capogruppo, che tanto più tardi il Comune lo adotta, tanto più difficile risulterà il controllo che l’amministrazione comunale potrà dare alla gestione ed installazione di tali impianti. Infatti la L.36/2001 art.8 comma 6 così cita “I comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici”. “Solo ora l’amministrazione sembra accorgersi di tale gravoso problema, e solo dopo le proteste dei cittadini marmirolesi si è risvegliata ed in prossimità delle elezioni di giugno, afferma Gaburri. E poi, perché a fronte di tali continue richieste da parte dei gestori di telefonia, non sono state individuate zone apposite e lontane dai centri abitati per eventuali installazione degli stessi ? Ora si possono fare tanti comunicati stampa, conclude Gaburri, ma forse la problematica era da soppesare e valutare tempo addietro al fine di poter salvaguardare la salute dei cittadini”.