Canneto e Casalromano: due paesi in lutto per Cecchino

CANNETO SULL’OGLIO Due interi paesi, Canneto e Casalromano, hanno dato in una parrocchiale gremita l’addio al 41enne Francesco Tiranti. Il decesso è arrivato nella notte tra giovedì e venerdì per una malattia che curava da un anno e per la quale di recente era stato sottoposto a Parma a un trapianto di midollo che però non aveva dato i frutti sperati.
«Il misterioso disegno di Dio – ha detto il diacono permamente Ivan Arienti nel corso dell’omelia – ha fatto incontrare il Crocifisso Risorto anche negli ultimi istanti della vita dell’amico Francesco, il Venerdì Santo quando ha lasciato questa terra. E come è successo sul Calvario più di duemila anni fa quando vi erano soltanto tre crocifissi, Gesù l’innocente e due malfattori. Ecco, il posto di Francesco l’ultimo Venerdì Santo era quello del buon ladrone. Sulla croce a fianco di Gesù, anche lui crocifisso, il Crocifisso Risorto. Quel ladrone che pur senza meriti particolari e senza gesti eclatanti, ma con tre parole “Gesù ricordati di me”, si è aggrappato a Cristo e alla sua salvezza e si è sentito dire “Oggi sarai con me nel Paradiso”».
Grande appassionato di calcio fin da bambino, a Canneto, il suo paese, e nella vicina Casalromano era per tutti Cecchino, sia per il nome, Francesco, e anche perché era infallibile nel gioco e non sbagliava mai un tiro in rete.
Tiranti era dall’estate scorsa anche presidente dell’Asd Casalromano, squadra che milita in terza categoria e in precedenza a Canneto si era impegnato per diversi anni a trasmettere la sua passione ai più piccoli e assieme all’amico Francesco Zucca faceva parte dell’asociazione “Fuorigioco” che si occupa di realizzare il sogno sportivo delle persone con disabilità. In chiesa dirigenti e atleti dell’Asd Fuorigioco e dell’Asd Casalromano. La scomparsa di Tiranti ha suscitato profondo cordoglio e tanta tristezza anche a Piubega, nella cui associazione “Un dono nuovo” aveva di recente creato una squadra di calcio a cinque per persone disabili nonostante la malattia che lo aveva colpito.
Tiranti lascia la moglie Fulvia Monteverdi e i piccoli Alessandro e Gabriele di 5 e 7 anni.