Epatite A in una scuola dell’Alto Mantovano, scatta la profilassi

ALTO MANTOVANO Scoppia il caso epatite A in una scuola elementare dell’Alto Mantovano, con decine di bambini sottoposti alla profilassi vaccinale nel corso di questi giorni e diversi timori da parte di genitori e famiglie. Vettore della malattia un bambino frequentante la scuola stessa, dalla quale però è assente ormai da una ventina di giorni. Per ora, in ogni caso, pare che nessuno degli altri bimbi sia stato contagiato dalla malattia.
Tutto inizia nei primi giorni dell’anno scolastico in corso. Il piccolo, infatti, entra in classe con qualche giorno di ritardo rispetto ai propri compagni, di rientro da un viaggio all’estero. La mamma del piccolo, però, confida agli altri genitori che durante il viaggio un po’ tutta la famiglia sarebbe stata bene come il bimbo, con episodi di dissenteria e simili. Al rientro tra i banchi, nei primissimi giorni il piccolo frequenta la scuola per le prime due ore circa, salvo poi tornare a casa nel corso della mattinata proprio a causa del malessere provocato dalla malattia. Fino a quando, dopo alcuni giorni, inizia a rimanere assente – e l’assenza, dopo una ventina di giorni, starebbe continuando tutt’ora. Il piccolo, dopo alcuni giorni in ospedale, sarebbe ora tornato a casa e nel giro di alcuni giorni dovrebbe essere pronto per tornare a scuola con i suoi amichetti.
Gli ultimi giorni della scorsa settimana, dopo una così lunga assenza, una mamma chiedere alla famiglia come stia il piccolo: emerge così che il bimbo sta avendo alcuni problemi al fegato legati alla malattia. Quasi in contemporanea alle famiglie arriva l’avviso da parte dell’Ats: si è verificato un caso di epatite A che necessita di una profilassi vaccinale per tutti i bimbi che siano stati maggiormente a contatto con il piccolo che ha contratto la malattia, presumibilmente durante il viaggio con la propria famiglia.
Tra ieri e oggi, quindi, tutti e 15 i compagni di classe si sono rivolti al centro vaccinale per espletare la profilassi. Non solo. Stessa procedura anche per i maschietti di altre due classi della stessa scuola. Finora, però, non si sarebbero registrati casi e l’Ats sta tenendo monitorata la situazione.
Ma tra le famiglie coinvolti serpeggiano diversi dubbi: perché non prevedere la copertura vaccinale per tutti i bambini della scuola elementare? E perché non prevederla anche per i bimbi della scuola materna, dal momento che il bimbo ha due sorelline in età proprio da materna?
Da quanto si apprende, in ogni caso, il protocollo di Ats prevede la copertura vaccinale per quei soggetti che siano stati maggiormente a contatto con il piccolo, ovvero i familiari, i compagni di classe e i bimbi che condividono i servizi igienici con lo stesso – la trasmissione è per via oro-fecale.