La violenza contro le donne apre all’arena estiva di Gonzaga

GONZAGA – Fare cultura d’estate può andare a braccetto con il concetto di coscienza civile. Ne è stato un chiaro esempio la serata di venerdì all’arena estiva di Gonzaga, fortemente voluta dalla commissione per le pari opportunità. Esordio nel segno di una delle madri costituenti, Tina Anselmi, raccontata dalla presidentessa della commissione, la consigliera Antonella Bernardelli, per poi lasciare spazio al sentito intervento di Anna Pezzella dell’Anpi. Nucleo centrale della serata l’illustrazione e il racconto dei manifesti contro la violenza di genere ideati dagli studenti del corso serale di grafica del liceo artistico Giulio Romano di Mantova. Presentati dal professor Andrea Contin, i manifesti antiviolenza sono stati un vero e proprio concentrato di creatività e di significato: da bocche cucite con ago e filo alla Venere del Botticelli con un occhio nero, passando per la spersonalizzazione dei sentimenti fino ad arrivare alla riconquista della centralità della donna e del proprio valore, consapevolezze spesso sopite da soprusi e vessazioni.
Fil rouge dei manifesti, oltre al 1522 (numero telefonico diretto dei centri antiviolenza e stalking), la presenza di una speranza, di una via d’uscita dal tunnel di violenze ed incubi che rischia di diventare la vita delle persone (oltre alle donne, sono numerosissimi anche gli uomini che vivono situazioni simili). Insomma, una luce laddove sembra esserci solo buio; non proprio poca cosa per le vittime di violenza.