Ponte, 4 milioni di motivi dietro lo stallo Provincia-Toto

SAN BENEDETTO PO – Quattro milioni di motivi dietro lo stallo tra Provincia e Toto per la realizzazione del tratto golenale del nuovo ponte di San Benedetto. Sostituite la parola “motivi ”con la parola “euro” e forse la fotografia della situazione può risultare più nitida dato che sembra solo squisitamente economica la ragione del (per ora) mancato accordo tra l’ente di Palazzo di Bagno e la ditta che ha realizzato il tratto in alveo. Una differenza di valutazioni tra il rincaro previsto dalla Provincia (due milioni) e quello prospettato da Toto (sei milioni) a seguito della penuria o rincaro di materiali peggiorata con la guerra in Ucraina; differenza su cui la Regione vuole capire fino in fondo: non a caso il consigliere regionale Alessandra Cappellari ha chiesto alla Provincia di fornirle tutti i dati relativi alla previsioni di rincaro e nei prossimi giorni non è escluso che vi sia già un incontro per stabilire se, eventualmente, il rincaro previsto da Toto sia congruo e quale sia la strada da percorrere per arrivare a reperire ulteriori risorse. La strada resta comunque piuttosto tortuosa: se il primo passo è foriero di discussioni – e del resto è proprio lì che si concentra la ragione dello stallo tra Toto e Provincia – anche sul fronte del reperimento di risorse il percorso non è semplice. Infatti il fondo compensativo per i rincari previsto a livello nazionale sarebbe accessibile solo per quei progetti già approvati e partiti e non per un progetto ancora in itinere come quello del ponte golenale; e questo comporta la necessità di battere altre strade. Si prospetta dunque una settimana piuttosto intensa su questo fronte visto che proprio venerdì 6 maggio è in programma l’assemblea pubblica a San Benedetto in cui la Provincia, rappresentata dal presidente Carlo Bottani, illustrerà gli sviluppi della situazione alla cittadinanza. Ed è chiaro che Palazzo di Bagno vuole presentarsi con qualche risposta certa da dare a un pubblico al momento perplesso per non dire deluso dalla piega che ha preso la vicenda.