Sicurezza a Porto, la Lega chiede l’aumento di agenti della Locale

PORTO – Sicurezza a Porto Mantovano, la Lega alza il tiro e chiede più agenti o quanto meno di rivedere la convenzione in essere con San Giorgio Bigarello e Castelbelforte che nel 2019 aveva portato alla costituzione del Corpo Intercomunale di Polizia locale. «Attualmente – fanno notare i consiglieri del Carroccio – a Porto abbiamo 7 agenti, di cui 6 operativi, che però “dividiamo” con gli altri due Comuni in convenzione. Se consideriamo che il Corpo è composto di 13 agenti, numeri alla mano si capisce che la comunità portuense, quella con la popolazione più numerosa, è anche la più penalizzata». La questione è riesplosa dopo i recenti fatti criminosi. Se quest’estate aveva suscitato comprensibile clamore il regolamento di conti tra immigrati (culminato con un tentato omicidio, ndr) che alloggiavano abusivamente a Soave in un fabbricato di proprietà del Comune, qualche giorno fa i residenti erano rimasti sbigottiti davanti alla furiosa lite degenerata in via Matteotti a Sant’Antonio tra nordafricani, che in preda ai fumi dell’alcol avevano cominciato prendersi a bottigliate e a bastonate, finendo poi per danneggiare alcune auto in sosta. A dare l’allarme erano stati i residenti che avevano assistito impotenti a quanto stavano vedendo accadere dalle loro finestre. Solo il provvidenziale intervento dei carabinieri era riuscito a mettere fine all’incresciosa rissa, anche se i responsabili – notizia di ieri – sono già liberi (il pm aveva chiesto la convalida degli arresti con la misura cautelare dell’obbligo di firma, ma il giudice ha optato per il rilascio senza custodia, ndr). E mentre procedono gli accertamenti dell’Arma sull’accaduto, i residenti sono tornati a chiedere un giro di vite per garantire maggiore sicurezza. Richiesta giudicata «assolutamente legittima» dal gruppo consiliare della Lega. «A fronte di questi episodi, è essenziale supportare il lavoro dei carabinieri con un piano specifico – dicono i consiglieri di opposizione – ma per farlo serve una sinergia collaborativa con la nostra Polizia locale, che però può realizzarsi solo se ci si “sgancia” dalla convenzione di cui abbiamo parlato e di cui sin da subito avevano manifestato le nostre perplessità». Ma si può recedere dalla convenzione? «Certo che sì, e comunque credo sia il momento opportuno per ridiscuterne – spiega il consigliere leghista Marco Bastianini -. È risaputo che unirsi in convenzione era il modo per poter ottenere, in una posizione di vantaggio, ai fondi regionali per la sicurezza. Ma se un tempo “uscire” in anticipo avrebbe comportato una penale, oggi non è più così. Ragione per la quale auspichiamo che vengano rivisti i criteri di un patto che allo stato dei fatti si è rivelato poco funzionale per Porto. E non è un caso se la percezione di sicurezza dei cittadini sia calata bruscamente negli ultimi tempi».