Tav, le richieste dei sindaci dell’alto Mantovano finiscono in parlamento

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – Le richieste dei sindaci dell’Alto Mantovano, alle quali non è ancora stata fornita risposta, finiscono in parlamento grazie ad un’interrogazione presentata dalla deputata  Rossella Muroni di Liberi e Uguali, su sollecitazione dell’attivista castiglionese  Franco Tiana. Argomento dell’interrogazione: la tav e le conseguenze che le gallerie potrebbero avere sulla falda acquifera, la richiesta di prendere in esame alternative al progetto attuale e, appunto, la relazione che era stata preparata da Sisam su mandato di tutti i sindaci in relazione ai pericoli per la falda, alla quale però non è mai stata fornita risposta. L’interrogazione, a risposta scritta è stata presentata lo scorso 30 ottobre e destinatari sono il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Nel documento la parlamentare romana ripercorre diverse vicende riguardanti i progetti della tav tra Brescia e Verona, ricordando come le due gallerie che verranno realizzate tra Lonato e Desenzano e nei pressi di Peschiera del Garda potrebbero mettere in serio pericolo la falda acquifera. Proprio quella falda che va a fornire l’acqua, distribuita da Sisam, a tutti i Comuni dell’Alto Mantovano. Le falde di ricarica si trovano infatti nei comuni di Castiglione, Solferino, Cavriana, Monzambano, Volta, Medole e Guidizzolo e, tramite l’acquedotto, distribuita in tutto il territorio.
In conclusione la deputata Muroni chiede ai ministri “se non si ritenga di assumere iniziative per predisporre un’apposita valutazione delle alternative progettuali, come richiesto dai 18 sindaci dell’Alto Mantovano soci dell’azienda pubblica che gestisce il ciclo dell’acqua Sisam spa, volte alla riqualificazione della linea ferrata esistente per la Tav, tratta Brescia-Verona, con contemporanea eliminazione delle gallerie da perforare sotto la sponda del lago di Garda, che incidono gravemente sull’area”.  (gb)