Trovata morta nella stanza d’albergo: confessa il marito

LA SPEZIA/RIVAROLO Anche Rivarolo Mantovano è stato sconvolto ieri dalla notizia della tragica scomparsa di Rossella Cominotti, la 53enne trovata senza vita in una stanza d’albergo in località Mattarana, nello Spezzino. La donna, infatti, era originaria di Rivarolo Mantovano, dove vivono tuttora la mamma, la sorella e la zia della donna. Una tragedia su cui ancora tanti sono i punti da chiarire e che proprio nel pomeriggio ha visto fermare il marito della vittima. Una vicenda su cui si affaccia il timore dell’ennesimo caso di femminicidio. Aveva lasciato Rivarolo Mantovano – la donna viveva a Cremona – ormai diversi anni fa ma il suo legame con il paese natale era rimasto forte anche grazie alla famiglia (la mamma Sandra, la sorella Sabrina e la zia) che ancora oggi vive nel piccolo paese dell’Oglio Po. E proprio a Rivarolo Mantovano ieri si è ben presto diffusa la notizia della tragica morte della 53enne tra lo sgomento e il dolore dell’intera comunità. Rossella Cominotti è stata trovata ieri, senza vita, in una stanza di un hotel di Mattarana, una frazione di Carrodano (in provincia di La Spezia) dal personale dell’albergo in cui alloggiava da circa una settimana con il marito. La donna, secondo quanto emerso, sarebbe deceduta in seguito a ferite inferte con un’arma da taglio. Proprio nella stanza sarebbe stato trovato un rasoio a mano libera ritenuto la possibile arma del delitto. Una vicenda dal movente ancora non chiaro e su cui stanno cercando di far luce i carabinieri che nel pomeriggio di ieri hanno fermato il marito della vittima, il 57enne Alfredo Zenucchi (originario di Bergamo) che al momento del ritrovamento del corpo della donna aveva fatto perdere le proprie tracce. L’uomo è stato individuato in provincia di Massa-Carrara, nel Comune di Licciana Nardi. La confessione è quindi arrivata in serata: «Volevamo farla finita, prima avrei dovuto uccidere lei, poi mi sarei tolto la vita io. Ma non ce l’ho fatta».