Alta pressione almeno fino all’Epifania ma con pochissimo sole

MANTOVA La nuova affermazione dell’alta pressione ha riportato in Valpadana lo stesso tempo che abbiamo visto negli ultimi dieci giorni.
Cieli grigi e un clima non freddo in pianura, clima più soleggiato e molto mite in montagna. È giunta infatti da sudovest un’area di alta pressione subtropicale che continuerà ad influenzare il clima di tutta la Penisola almeno fino all’Epifania.
Nelle regioni padane non aspettiamoci però il sole: ne vedremo poco, anzi pochissimo e solo occasionalmente a tratti nelle ore centrali della giornata. Il tempo rimarrà quindi decisamente umido, a tratti nebbioso, ma non freddo.
Clima invece più soleggiato e mite in quota, dove si rifugerà l’aria mite e leggera dell’anticiclone che nelle ultime ore a portato lo zero termico fino a ridosso dei 4 mila metri di quota, quasi come il piena estate.
In questo periodo dell’anno è un’eventualità molto rara, presentatasi tuttavia sempre più spesso negli ultimi anni.
Anche il 2022, lo ricorderanno in molti, era iniziato all’insegna di una spettacolare ondata di caldo invernale in arrivo dal Nordafrica. Trasportava con sé aria particolarmente calda per la stagione in arrivo dal Sahara algerino.
In montagna scoppiò la primavera in ventiquattrore: tra San Silvestro e Capodanno il termometro si portò anche in piena notte fra i 12 e i 18 gradi, con punte di 20 gradi in Piemonte. Massime di 19 gradi furono registrate oltre i mille metri di quota anche sul bresciano, sui Lessini e sull’altopiano di Asiago. Aria molto più umida e fredda, invece, in pianura, con temperature di appena 4/5 gradi nel territorio Mantovano.
Come anticipato, nei prossimi giorni non sono attese novità di alcun tipo. Il freddo invernale continuerà a latitare: le temperature saranno infatti comprese fra i 5 e i 7 gradi nei valori minimi fino a sfiorare i 12 gradi nel pomeriggio (anche oltre in caso di schiarite). Tale assetto potrebbe cambiare dall’Epifania.
Sul finire della settimana i modelli previsionali inquadrano la discesa di correnti più fredde nel Mediterraneo che faranno certamente calare le temperature di almeno 4 o 5 gradi. Improbabile, tuttavia, un’ondata di gelo a tutti gli effetti.