MANTOVA L’estate sta per andare in crisi, forse in modo definitivo. Una crisi seria, dettata dall’arrivo di correnti fredde settentrionali direttamente sul Mediterraneo centrale.
La battuta d’arresto della stagione arriverà già oggi, ed in misura più marcata fra questa sera e domani mattina; l’elemento più determinate non saranno piogge intense e temporali – in verità poco probabili – bensì il calo importante della temperatura, più sensibili in montagna. Una prima spallata all’estate è già arrivata all’inizio della settimana grazie all’ingresso di correnti fresche nordorientali. Sono il risultato di un anomalo spostamento dell’alta pressione delle Azzorre verso il Mare del Nord. Qui l’anticiclone crea un vero e proprio sbarramento alle possibili perturbazioni dirette verso il Mediterraneo, ma con la complicità di una zona di bassa pressione sulla Scandinavia sta orientando le correnti artiche verso sud.
Come anticipato, un primo impulso di aria fredda arriverà in Valpadana proprio oggi. Provocherà un certo aumento delle nubi già dalla mattinata, con il rischio di qualche rovescio a macchia di leopardo seguito da un calo termico considerevole e da un rinforzo del vento da est. Al punto che la temperatura massima prevista non andrà oltre i 23/24 gradi. Per trovare un valore tanto basso dobbiamo risalire al 31 maggio.
La svolta stagionale proseguirà domani con qualche schiarita in più ma con termometro su valori ancora bassi, compresi fra i 15/16 gradi del mattino e 25° del pomeriggio. Ancora più basse le temperature attese nel primo mattino di domenica, quando grazie al cielo sereno avremo quasi ovunque meno di 15 gradi. Il sole del giorno mitigherà tuttavia il fresco: attesi 26/27 gradi.
Da lunedì il flusso fresco nordorientale si attenuerà, ma l’estate faticherà non poco a riprendersi, con la prospettiva, infatti, di un nuovo peggioramento a carattere freddo in programma tra martedì e mercoledì.
In generale, la situazione non è comunque favorevole a precipitazioni diffuse e persistenti. Con l’eccezione di qualche piovasco sparso previsto oggi, tra pochi giorni chiuderà in sostanza un mese di agosto abbastanza secco, soprattutto sull’alto mantovano, con appena un paio di temporali dagli apporti nemmeno così abbondanti. Durante il mese su Mantova sono caduti meno di dieci millimetri d’acqua, un dato molto contenuto se paragonato ai 75 della media. Diverse stazioni ai confini con il cremonese sono anzi prossime allo zero.
Qualcosa di molto diverso accadde l’anno scorso, quando agosto fu attraversato da eventi temporaleschi di eccezionale intensità, specie nella parte alta della provincia. Rilevanti soprattutto i nubifragi del giorno 29, con una tromba d’aria osservata ai confini con il veronese fra Castelbelforte e Trevenzuolo. Alla fine il mese totalizzò ben 110 millimetri d’acqua, posizionandosi al quarto posto nella classifica dei mesi di agosto più piovosi degli ultimi trent’anni.
L’aridità dell’attuale mese compete invece con quella dell’agosto 2017 (7 millimetri appena) e con quella del caldissimo agosto del 2003 (8 millimetri).
Alessandro Azzoni