Agguato e spari a Montichiari all’imprenditore: preso anche un mantovano

ALTO MANTOVANO – Dalle prime ore della mattina di ieri, nelle province di Brescia, Bergamo e Verona, militari del nucleo investigativo di Brescia e della compagnia di Desenzano del Garda hanno dato seguito alle richieste del Gip di Brescia, procedendo all’arresto di 8 indagati – di cui 4 finiti in carcere e 4 agli arresti domiciliari – ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentato omicidio, tentata rapina, detenzione e porto illegale di armi e associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Tra le persone sottoposte a misura cautelare vi sarebbe anche un uomo dell’Alto Mantovano, forse di Castiglione delle Stiviere.
Le indagini delle forze dell’ordine sono iniziate il 1° marzo 2024 a Montichiari (BS), a seguito dell’aggressione di un imprenditore locale da parte di più soggetti, mentre questo era intento a chiudere il cancello della propria ditta specializzata nello smaltimento di materiali ferrosi e metalli. Nella circostanza, uno degli aggressori aveva sparato 8 colpi d’arma da fuoco per gambizzare l’uomo e ferirlo gravemente. La vittima è stata successivamente trasportata in pericolo di vita in ospedale, dove, dopo un lungo e complicato ricovero, è stata dimessa, salvo poi morire per altre cause lo scorso settembre.
Gli esiti dell’attività investigativa hanno permesso di individuare un pregiudicato albanese quale presunto autore materiale del tentato omicidio, su mandato di terzi, per un ingente debito non onorato da parte della vittima.
Non solo, ma le forze dell’ordine hanno raccolto elementi indiziari circa il possibile concorso nel delitto di un pluripregiudicato italiano, arrestato nel corso delle indagini nella flagranza del reato di detenzione abusiva di armi da fuoco.
Infine, è stato possibile accertare l’esistenza di rapporti tra il citato pregiudicato albanese ed un agente della polizia municipale di Desenzano del Garda (BS) che, sarebbe il promotore e l’organizzatore, in concorso con un imprenditore bergamasco e alcuni soggetti di nazionalità marocchina (tra cui, appunto, uno residente nell’Alto Mantovano), di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina, operante prevalentemente ma non esclusivamente nel comune bresciano.
La maxi operazione ha inoltre previsto oltre 40 perquisizioni tra le province di Brescia, Milano, Bergamo, Verona, Mantova, Ferrara e Rovigo, finalizzate a corroborare ipotesi delittuose connesse alla commissione di illeciti penal-tributari. Graie alle indagini, la GdF ha potuto ricostruire l’esistenza di due gruppi criminali, coordinati o organizzati a vario livello dall’agente della polizia municipale e dall’imprenditore orobico prima menzionati, dediti all’emissione di fatture per operazioni inesistenti per un valore di oltre 450mila euro.
Anche il Nas di Brescia ha partecipato alle attività con perquisizioni su tre obiettivi, nell’ambito della detenzione, cessioni e compravendita di sostanze anabolizzanti.