CURTATONE Dopo nove giornate, i JB Stings comandano la classifica del girone est D. Otto le vittorie conquistate, l’ultima (sesta consecutiva) domenica scorsa in casa con Mazzano. Insieme a Reati e Boudet, Marco Ammannato è stato un dei miglior realizzatori della partita: «È stata una gara difficile per noi – ammette l’esperto giocatore – . Ci hanno messo in difficoltà perché sono un’ottima squadra. Ultimamente ci capitava di battere gli avversari di 30-40 punti, ma con loro non è stato così. Sono contento perché abbiamo dato prova di forza e di essere un bel gruppo. In fin dei conti, se siamo primi in classifica, un motivo ci deve essere». Sabato ci sarà la trasferta a Manerbio, fanalino di coda in cerca di riscatto… «Non sarà semplice – dichiara – . Hanno vinto 90-74 con la Soresina e vorranno confermarsi. Dovremo stare attenti ed affrontarli con l’umiltà e la voglia di portare a casa un risultato importante. Vogliamo rimanere in cima fino a fine anno. Sappiamo che tutti quelli che ci affrontano vogliono dimostrare di essere più forti di noi. Ma noi dovremo essere bravi a mettere da parte la classifica ed essere poco supponenti».
Del resto, l’obiettivo dei Jb Stings è uno solo… «Vogliamo vincere il campionato. Ad inizio anno la squadra è stata costruita su idee precise e la società ha fatto molti investimenti per raggiungere lo scopo. Noi diamo sempre il massimo, siamo un bel gruppo e una grande famiglia. Essere primi, per quello che conta ora, è un traguardo che ci soddisfa. Gli Stings meritano la Serie A».
Dopo diverse esperienze tra B e A2, Marco ha deciso di “ripartire” dalla C: «Questa estate il mio procuratore mi disse che diverse squadre erano interessate al mio profilo. Tra esse c’era Mantova, ma all’inizio ero un po’ scettico, soprattutto per la categoria. Mi è bastata la chiacchierata con Gabriele Casalvieri (general manager, ndr) per decidere di sposare il progetto. L’idea di arrivare in tre anni al top mi stimola parecchio, soprattutto perché questa è una società seria e competente, in cui mi trovo benissimo». «Sto studiando per diventare dirigente – ha concluso Marco – . Mi piacerebbe diventare general manager e direttore sportivo. Intanto ringrazio il presidente Gabriele Palmieri e il vice Paolo Maggio: se sono qui è anche grazie a loro».