MANTOVA Calma e sangue freddo. Se lo saranno detti un miliardo di volte nel corso della stagione in casa Mantova. Tocca ripeterlo dopo la sconfitta nel derby con la Cremonese, che ha complicato un po’ la corsa alla salvezza. Preoccupano le vittorie di Salernitana e Reggiana, che hanno ridotto a +2 (era +4) il vantaggio dei ragazzi di Possanzini sulla zona retrocessione. Ma per il resto è rimasto tutto uguale: +2 sui play out e 7 squadre alle spalle (diventerebbero 6 se il Sudtirol battesse oggi la Juve Stabia), sia pur raccolte in un fazzoletto. Insomma, non è il caso di drammatizzare. Anche perchè il calendario viene in soccorso dell’Acm: tre delle quattro partite che restano vedranno come teatro il fido stadio Martelli. E tre avversari che potrebbero essere appagati: il Cesena (giovedì prossimo) lotta sì per i play off, ma il non raggiungerli non costituirebbe un dramma; la Carrarese (9 maggio) potrebbe essere già salva; il Catanzaro (13 maggio) già ai play off.
Da qui a dare per scontato il lieto fine, ce ne passa. Al netto della oggettiva superiorità della Cremonese, il match dello Zini ha evidenziato troppa approssimazione e troppe distrazioni in fase difensiva. Non è un caso che, aspettando il Sudtirol, la retroguardia del Mantova sia diventata la più battuta del campionato con ben 53 gol presi. I difensori si sono confermati più a loro agio in area avversaria, laddove gli attaccanti continuano a non brillare (Mancuso non segna da un mese e mezzo, sugli altri siamo alle solite). La nota curiosa, a tal proposito, è che le ultime 7 reti dell’Acm sono state siglate da difensori: due Radaelli, Maggioni e Brignani, una Redolfi. In ogni caso, al di là del ruolo dei marcatori, è necessario nelle ultime 4 gare mantenere altissime tensione e concentrazione, cosa che si è vista solo a tratti contro la Cremonese. Il Mantova rimane padrone del proprio destino, e non è un vantaggio da poco.
Purtroppo il “vantaggio casalingo” della gara di giovedì col Cesena (ore 15) viene bilanciato dalle incognite legate alle assenze. Mancheranno gli squalificati Bani e Brignani (per fortuna rientra Cella), e pure Redolfi, che a Cremona ha rimediato una seria distorsione alla caviglia. Lo stesso Maggioni non è al meglio, e non potranno certo essere al top nè Radaelli nè Ruocco, annunciati al rientro dopo gli ultimi acciacchi. Il Mantova anche in questa sofferta stagione ha dimostrato di poter superare gli ostacoli. È tempo di un ultimo sforzo. Coraggio.