Pronta la nuova caserma di Guidizzolo, manca solo l’ok del Ministero

GUIDIZZOLO – Si sono conclusi i lavori di ristrutturazione della caserma dei carabinieri di Guidizzolo e, ora, si attende solo l’ok del Ministero dell’interno per considerare davvero concluso l’intervento e per inaugurare la nuova sede. Ora la sede dei Cc di Guidizzolo è completamente rinnovata, più accogliente e più funzionale rispetto a qualche mese fa.
Un intervento da 400mila euro circa con i quali il Comune ha tirato a lucido la caserma, che fino a qualche mese fa iniziava a mostrare tutti i normali segni del passaggio del tempo. I lavori si sono conclusi già da alcune settimane, ma non si è ancora tenuta un’inaugurazione vera e propria. Come spiega il sindaco  Stefano Meneghelli, infatti, il Comune sta aspettando dal Ministero dell’interno gli ultimi ok ai lavori eseguiti. Trattandosi di un edificio militare, infatti, è necessario sia dotato di requisiti e caratteristiche particolari che devono essere approvate e poi vagliate dal Ministero dell’interno. Una volta che da Roma saranno giunti gli ultimi ok, è prevedibile che la rinnovata caserma venga alla fine inaugurata.
Nel corso dei lavori, durati diversi mesi e ad un costo di circa 400mila euro, l’edificio è stato profondamente rinnovato: infissi, coperture, intonaci, arredamenti interni ed è stato rinnovato l’alloggio del comandante, che si trova al primo piano. Insomma, la differenza tra come la caserma era alcuni mesi fa e come è oggi, c’è e si vede distintamente.
«Siamo soddisfatti dell’intervento che abbiamo realizzato – afferma il sindaco Meneghelli – perché la caserma necessitava effettivamente di un corposo intervento di riqualificazione e ristrutturazione. Riteniamo di aver fatto un bel lavoro sia a favore dei carabinieri in servizio a Guidizzolo, sia in favore della cittadinanza di Guidizzolo e Medole, perché abbiamo dotato i carabinieri di un luogo di lavoro completamente rinnovato che pensiamo possa avere benefici sulla loro operatività e, di conseguenza, anche sulla sicurezza dei nostri paesi».