Calcio serie C – Caio De Cenco e la saudade del gol

Caio De Cenco
Caio De Cenco, ex Feralpi

MANTOVA Il centravanti del Mantova Caio De Cenco è rientrato dal Brasile dove ha passato le festività natalizie, ma soprattutto ha recuperato dai problemi alla schiena che hanno condizionato le ultime gare del 2021. Una prima parte di stagione che era iniziata alla grande, chiusa però con soli tre gol. In linea – va detto – con il rendimento degli altri attaccanti biancorossi, decisamente negativo fino a questo momento. L’arrivo di Galderisi sembra però aver dato una svolta e ora anche De Cenco vuole cavalcare l’onda per risalire la china.
Caio, prima di tutto come stai?
«Sto bene, ho parlato con il nostro prof, sono in una buona condizione e pronto per rientrare al lavoro gradualmente prima di tornare in gruppo».
Per te una prima parte di stagione complicata con tanti acciacchi fisici…
«Sicuramente hanno condizionato il mio rendimento. Mi sono fermato per qualche stiramento, poi i dolori alla schiena. Non mi erano mai capitati così tanti stop nell’arco di un campionato. Adesso non vedo l’ora di tornare a giocare delle partite vere».
L’aria del Brasile è servita quindi a ricaricare le pile, oltre a curarti?
«Sì decisamente. Erano due anni e mezzo che non tornavo. Sono in Italia da 15 anni e non mi era mai capitato di non vedere la mia famiglia per così tanto tempo. Mi mancava tanto, per me è stata una bella boccata d’ossigeno».
Galderisi ha fatto capire di voler puntare molto su di te. In questo periodo anche una buona dose di fiducia non fa certo male…
«Decisamente sì. Quando è arrivato, abbiamo parlato molto: mi ha dato grande fiducia e abbiamo iniziato a fare un ottimo lavoro insieme».
Galderisi cos’ha dato in più in queste settimane di lavoro? Già con Pro Vercelli e Legnago qualcosa di nuovo si è visto…
«Sicuramente c’è stata la “scossa”. Dispiace tanto per Lauro, perché stato anche molto sfortunato, come molti di noi. Galderisi ha trasmesso nuove idee e da parte di tutti c’è tanta voglia di fare bene per far sì che il Mantova possa salvarsi».
Con il 4-2-3-1 cosa cambia per te?
«Poco: si attacca in modo diverso, ma con molti più giocatori. Si tratta di un modulo di gioco più congeniale agli attaccanti».
Campionato fermo a causa del Covid. E’ stata la scelta giusta?
«E’ una situazione complicata. Bisogna ragionare sul breve termine, senza andare troppo in là con i pensieri. Ci sono tanti casi e vediamo se si riuscirà a riprendere il campionato già il 16 gennaio, ma è difficile».
Si parla di obbligo vaccinale per i giocatori, sei d’accordo?
«Non lo so… conosco persone che hanno fatto la terza dose, ma sono positive. Il virus c’è e bisogna imparare a conviverci».
Tommaso Bellini