Calcio Serie C – Mantova in vetta al giro di boa. Possanzini: “Orgoglioso di questa squadra”

Possanzini Davide allenatore del Mantova_1_1

MANTOVA Fischio finale e la festa dei tifosi biancorossi dagli spalti si sposta sulla via del ritorno con caroselli celebrativi per questo successo fondamentale per il cammino della squadra di mister Davide Possanzini. «Partita bellissima e difficilissima. Siamo stati molto pazienti, cercando le linee di gioco fino al 75’, poi tra acciacchi e un po’ di stanchezza abbiamo mollato e c’è stata un po’ di fatica nel giocare come volevamo, ma anche nella battaglia i giocatori si sono fatti trovare pronti». Per il Mantova 47 punti in classifica: «Sono tantissimi – commenta il tecnico – e adesso dobbiamo riposarci. Abbiamo fatto qualcosa di grande, ma sappiamo che l’8 gennaio comincerà un altro campionato. Dobbiamo essere fieri e orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Tutto quello che abbiamo fatto lo dobbiamo migliorare, sapendo che dal 13 maggio ad oggi sono passati 223 giorni. La vita cambia in fretta e per questo non dobbiamo mollare». La chiave tattica del match: «Siamo stati bravi a sfruttare l’uomo in più. Inizio partita strepitoso con l’occasione di Mensah e nel finale i ragazzi sono riusciti a fare tutto. Questo mi rende orgoglioso». Pochi minuti prima di Triestina-Padova a mister Possanzini abbiamo chiesto un pronostico: «Ora la guardiamo – ha commentato – e mi fa piacere che sia una partita particolare per la Serie C con 13.000 persone. Un bello spot per il calcio. Noi il nostro l’abbiamo fatto, soffrendo anche un po’ nel finale, ma l’importante è che sia arrivata la vittoria». Bani, l’uomo chiamato a sostituire Burrai. Un compito sicuramente non semplice: «So quello che mi possono dare Cristiano e tutti gli altri. In questo periodo posso fare la formazione ad occhi chiusi pescando a sorte. Lui si è sempre allenato a mille». Di fronte a risultati così evidenti, risulta grottesco pensare a quello che potrebbe essere il mercato del Mantova: «Abbiamo le idee chiare. Al massimo un acquisto, ma niente di più. Questo gruppo lo voglio mantenere così. Il giocatore che andremo a prendere deve avere delle qualità umane ancora prima che tecniche, importanti. Poi dovremo valutare le condizioni di Suagher. Un’assenza prolungata potremmo anche sopperirla con altri giocatori, che hanno dimostrato di poter fare più ruoli».