MANTOVA Il giorno dopo il comunicato del Centro di coordinamento Mantova Club, che auspicava “drastiche ma necessarie decisioni riguardanti la guida tecnica e sportiva della prima squadra” (leggi: esonero di mister Corrent e del ds Battisti), in viale Te tutto scorre più o meno placido. La società ha deciso di non replicare ufficialmente, senza però ignorare il campanello d’allarme suonato dalla piazza. Si sono anzi intensificati i contatti con i tifosi per fissare quel famoso incontro, già richiesto un paio di settimane fa, tra il presidente biancorosso Filippo Piccoli e i vertici del Centro di coordinamento. A meno di ulteriori rinvii, avrà luogo venerdì. In origine, nelle intenzioni del Ccmc, doveva essere l’occasione per conoscere meglio il neopresidente biancorosso e mostrargli l’attività dei vari club sparsi per la provincia. Ora, invece, è più facile che si parli della situazione della squadra e del malcontento sempre più palpabile della piazza.
Sia come sia, la richiesta del Centro di coordinamento di dare il benservito ad allenatore e direttore sportivo per il momento è stata respinta. La situazione è chiaramente in divenire, ovvero legata ai prossimi risultati, e in particolare alle partite con Arzignano e FeralpiSalò. Il discorso vale più per Corrent che per Battisti, com’è inevitabile che sia in questi casi: un altro doppio passo falso (ma potrebbe bastarne anche uno solo, dipende da come matura) costerebbe l’esonero all’allenatore, giusto per dare una sterzata alla squadra e all’ambiente. Il fatto è che al momento, a differenza di quanto era accaduto in alcuni frangenti della scorsa stagione, non si percepisce alcuno scollamento tra l’allenatore e lo spogliatoio. La squadra è compatta e determinata ad uscire da quel tunnel dove si è ricacciata. Corrent, a sua volta, appare tutt’altro che smarrito o inerme. E Battisti? Anche lui, che ha sempre avuto in Maurizio Setti un convinto estimatore, gode ancora della fiducia della proprietà e rimane quindi saldo al suo posto. Questo, almeno, è quel che emerge dai corridoi di viale Te.
La convinzione della dirigenza virgiliana è che ci siano tempi, modi e condizioni per superare la crisi senza ricorrere a rivoluzioni. Certo, nessuno in casa Mantova si attendeva risultati così modesti. Ma – questo è il ragionamento che circola ai piani alti – non siamo nemmeno a metà campionato e la situazione è rimediabile, magari cominciando a pensare in anticipo a qualche robusto rinforzo sul mercato di gennaio. Lo stesso Piccoli, stando ai rumors, avrebbe in serbo un piano ambizioso per il futuro del Mantova, che nemmeno i recenti risultati avrebbero ridimensionato. Insomma, barra dritta senza ripensamenti: questo il mantra che risuona ai piani alti dell’Acm. Almeno nell’immediato. Pagherà? Al campo l’ardua sentenza.