MANTOVA In attesa di misurarsi con il Giro d’Italia edizione 2022, Edoardo Affini della Jumbo Visma analizza la sua prestazione alla recente Parigi-Roubaix.
L’atleta virgiliano ancora una volta ha dimostrato di essere un importante punto di riferimento per il proprio capitano Wout Van Aert.
La conferma la si è avuta proprio alla “regina delle classiche”, quando il belga si è trovato in difficoltà ed è stato lo stesso Affini a riportarlo nel gruppo di testa.
Non solo: Edoardo lo ha poi “scortato” sino al momento dello sprint finale. La prestigiosa competizione transalpina è stata vinta da Dylan Van Baarle della Ineos, mentre Wout Van Aert si è piazzato al secondo posto.
«È stata la mia terza Parigi- Roubaix – racconta Affini – . Il meteo quest’anno è stato completamente differente rispetto a quello del 2021. Siamo passati dal fango della scorsa edizione alla polvere di quest’anno. Peccato per Van Aert: lungo il tracciato ha avuto un contrattempo che lo ha attardato.
Io l’ho portato nel gruppo di testa e poi pian piano mi sono defilato».
Una prestazione, la tua, comunque da considerarsi positiva? «Sì. Niente di eclatante, ad onor del vero. Ma comunque sto bene e la forma sta crescendo di gara in gara».
Ora lo sguardo è rivolto a….? «Al Giro d’Italia, ovviamente.
La corsa in rosa partirà il prossimo 6 maggio e il mio intento è quello di svolgere al meglio il ruolo che mi verrà assegnato dai tecnici ».
Hai già visionato qualche tappa che potrebbe essere nelle tue corde? «Non ho ancora approfondito gli aspetti tecnici delle varie tappe. Confido di poterlo fare in queste tre settimane che mi separano dalla frazione inaugurale».
Paolo Biondo