La VOCE dei tifosi, racconti dai gradoni dello stadio: Mantova-Vicenza

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di Chiara Sanguanini

Domenica di festa e premiazioni; Martelli al completo e vestito di biancorosso. Lungo il parco Te tanti disegni di bambini di varie scuole primarie: bella iniziativa.
Lo stadio si riempie velocemente di bandiere, sciarpe, magliette; spicca anche una testa biancorossa: è la mia.
Caldo. Caldissimo in tutti i sensi.
Si comincia: tutti in piedi a cantare con le sciarpe in alto “Sta arrivando, sta arrivando l’onda alta…” “Quando vedo quelle maglie in campo…”.
Poi… dopo solo due minuti, punizione dal limite e il Vicenza passa.
Il mio vicino brontola “E’ colpa di Giacomelli, ma perché c’è Giacomelli?” “Dai amico, il tempo per recuperare c’è”.
Infatti… al terzo la ripartenza dal basso non funziona, Festa sbaglia e Ronaldo segna centrando la porta vuota.
“Giacomelli…” E’ il mio vicino.
“Ma siamo su scherzi a parte?” Dicono dietro “Loro sono più motivati” “Un buon motivo l’avremmo anche noi: vincere il giorno della promozione, per una festa più completa” “Noi imbarazzanti” “Porco qui, porco là” “Minchia che partenza!” “E’ un inizio thriller, meglio tacere ed aspettare”.
“Ma Giacomelli, no no no” insiste il vicino che oltre ad avercela col giocatore, colpevole per lui di ogni cosa, compresa la fame nel mondo, mugugna in continuazione.
Gli ultrà, invece, cantano, il loro capo incita, urla, scuote; per fortuna non percuote. “Ma mai che gli venga un po’ di raucedine” “Ma qual è?” “Boh!” “Secondo me è un’intelligenza artificiale”.
E mentre tutti intorno ridacchiano, il Vicenza domina e potrebbe segnare ancora. “Ogni volta che ripartono è pericolo sicuro” “Cavolo, l’unica è pensare che siamo già in B” “Dai, dai un gol prima della fine del tempo” “Sì, ma bisognerebbe tirare in porta”.
Cantiamo tutto il repertorio della curva, ma nulla sembra scuotere la squadra dal suo torpore.
“Ma che succede?” “Niente, loro giocano e noi no” “Il Mantova non va, meno male che sono calati adesso a scudele lavade”.
Finisce il primo tempo.
Tutti a bere, troppo caldo.
Il mio vicino non si placa; è un passionale, lo so e non ce la fa: indovinate con chi ce l’ha?
Adesso vediamo con che spirito rientrano. Per fortuna c’è un CAPITANO. All’8° gran tiro sotto l’incrocio dei pali e GOOOOOOL!
BURRAI! Corre verso di noi per esultare come si deve, ricambiato dalla nostra gioia.
Tre minuti dopo… autopalo dello stesso Burrai. “Ho mai vist an fat cumpagn” “Autopalo su retropassaggio… pazzesco”.
Adesso il popolo biancorosso però ci crede. “Bellissimo, adesso si pareggia” “E poi si vince”.
Esce Giacomelli per Debenedetti: “Meno male” il solito vicino.
Entra anche Bombagi “No, no… per carità” è lui.
Entra Bragantini “Ecco, questo va bene” sempre lui che dopo qualche minuto se ne va, sfinito dal suo stesso bofonchiare.
Il Mantova attacca, il Vicenza perde tutto il tempo che può e niente pareggio. Va beh, facciamo festa!
Tutto lo stadio si ferma per la premiazione della squadra.
Siamo ufficialmente in serie B!!!
“Bello, ma non bellissimo” scrive Luca. Ecco, questo commento a conclusione della partita mi sembra perfetto.
Bello, bello e impossibile

Bello e irraggiungibile
con gli occhi neri
e col tuo gioco micidiale
(G. Nannini)