MANTOVA All’udienza del 27 maggio scorso il processo è stato rinviato al 15 luglio per un difetto di notifica. Si tratta del procedimento penale che coinvolge i principali attori del petrolchimico e che vede l’amministrazione comunale costituita parte civile, rappresentata dalla titolare dell’ufficio legale dell’ente avvocato Sara Magotti. La rilevanza dei fatti-reato contestati e le relative conseguenze, tra le quali, a titolo esemplificativo, la compromissione e il deterioramento delle acque e dell’ecosistema all’interno del Sito di interesse nazionale “Laghi di Mantova e Polo Chimico” (Sin), e in particolare, dell’area gestita dalla società messa in stato di accusa, ha indotto il sindaco Mattia Palazzi, in nome e per conto dell’ente da lui rappresentato, a costituirsi parte civile nel procedimento penale adottando ogni atto utile e necessario a tal fine.
Lo stesso Comune si è costituito parte civile in un analogo processo penale davanti al tribunale di Mantova sempre reati contro l’ambiente e anch’esso attinente al Sin, mentre i soggetti del petrolchimico di Strada Cipata stanno percorrendo strade alternative nelle altre forme della giurisprudenza sia amministrativa che civile, sino ai ricorsi al Consiglio di Stato. Via Roma, dal canto suo, si dichiara parte offesa e danneggiata nel procedimento penale e si costituisce pertanto parte civile, al fine di vedere affermata la responsabilità dei soggetti accusati per ottenere il risarcimento di tutti i danni, patrimoniali e non.