MANTOVA – La discussione e la sentenza del processo sono state fissate per il prossimo 19 giugno, ma già a partire dal marzo 2024 il reato sarà estinto per prescrizione. Finale più che scontato, dunque per il processo che vede imputati per estorsione padre e figlio. Questo perché la persona offesa si è data alla macchia. Quest’ultimo è un tizio che prima si era fatto ospitare assieme alla sua compagna da un conoscente a Palma di Maiorca per il capodanno del 2014, e poi sempre al suo anfitrione aveva chiesto in prestito 2mila euro, serviti per comprare lo champagne da stappare allo scoccare della mezzanotte. L’amico però gli aveva detto di restituirgli i soldi entro una settimana, ma il 2015 era iniziato e proseguito con una sfilza di scuse atte a giustificare ritardi su ritardi. Alla fine Marco Antonio Valdes, 34enne cubano residente a Como, aveva perso la pazienza con il suo ospite, un imprenditore mantovano di 43 anni, cominciando così a pretendere la restituzione della somma prestata tramite insistenti insistenti messaggi dal tono sempre più minaccioso; alle richieste del giovane si era poi unito anche il padre, Francisco Quintana Valdes, 64enne residente sul lago di Garda. Quei 2mila euro però padre e figlio non li avevano mai più rivisti ma in compenso erano stati rinviati a giudizio per il reato di estorsione che sta per andare in prescrizione, come già l’ospite scroccone.