Asola Il successo nel derby con la Governolese ha rilanciato le ambizioni dell’Asola, ora al nono posto con 15 punti. «Era uno scontro salvezza – spiega Alessandro Agazzi (nella foto), autore del primo gol biancorosso – entrambe eravamo in situazioni difficili, ed era pur sempre un derby. Siamo stati bravi a sbloccarla subito; peccato aver subìto poco dopo il pari, però nella ripresa siamo entrati bene, segnando poi il raddoppio decisivo». Alessandro sta trovando una certa confidenza col gol. «Ne ho fatti due di fila – ricorda – dopo quello, inutile, segnato alla Poggese. È nato da una rimessa laterale, la palla è finita nel mezzo con un rimpallo. Il loro difensore non l’ha presa, io ne ho approfittato stoppandola e calciandola in rete». Dopo una partenza balbettante, i biancorossi hanno recuperato terreno: «E’ stata una vittoria fondamentale perché è arrivata dopo la peggior sconfitta mai subìta in campionato. L’obiettivo, a questo punto della stagione, non era certo ritrovarsi a metà classifica, però il campionato è ancora lungo e la classifica è corta. Si spera sempre di arrivare più in alto, ma prima dobbiamo pensare a salvarci. Quello che verrà in più, sarà tutto di guadagnato. Il campionato è equilibrato e con un livello di difficoltà alto: si può perdere con l’ultima e vincere con la prima. Adesso abbiamo due gare toste e vogliamo portare a casa buoni risultati».
Domani allo “Schiantarelli” arriva la capolista Pavonese. «Mi aspetto una sfida tosta – dice Agazzi – loro sono primi e un motivo c’è. Ma noi siamo in fiducia e daremo tutto in campo. Se vinceranno loro, dimostrando di essere più forti, gli stringeremo la mano». «Come mi trovo ad Asola? Molto bene. Questa estate ho deciso di scendere di categoria. Mio zio (Volpi, ndr) conosceva il presidente Tozzo, così ho parlato con Vighi che mi ha fatto incontrare il presidente. Abbiamo trovato subito un accordo. Ho avuto offerte, ma quello che mi ha convinto ad accettare è stato il progetto. Spero di salire di categoria con questa squadra». «Aver giocato con calciatori d’esperienza – conclude Agazzi – e con altri a fine carriera, mi ha aiutato molto. Grazie alle esperienza maturate negli anni con la Primavera della Cremonese, il Desenzano, il Derthona, il Villavalle e la Valenzana, spero di poter dare una mano ai miei compagni più giovani a crescere ed imparare».