Telemedicina per i pazienti Covid a domicilio

L'ospedale Carlo Poma di Mantova

MANTOVA Per monitorare i pazienti Covid a domicilio arriva la telemedicina. Il sistema è stato attivato da Centro Servizi e Adi Covid (Assistenza domiciliare integrata) di Asst Mantova, in attuazione di una delibera regionale. Prevede la consegna alle famiglie di un kit contenente strumenti per la misurazione di febbre, pressione e saturazione, oltre a uno smartphone dotato di scheda SIM che servirà a entrare in contatto anche video con il personale sanitario.

Un servizio destinato ai malati dimessi dalle strutture ospedaliere che presentano un quadro clinico compatibile con l’assistenza a domicilio oppure selezionati dai medici di medicina generale e segnalati all’azienda di Strada Lago Paiolo. Ad oggi i pazienti dimessi dagli ospedali di ASST sono 209 (160 mantovani), ai quali si aggiungono le persone dimesse dagli erogatori privati.

I parametri monitorati verranno visualizzati su una piattaforma informatica, consultabile dai medici del Centro servizi e dai medici di medicina generale. L’utilizzo degli strumenti in dotazione è molto semplice, grazie anche a un breve addestramento per familiari e caregiver, tenuto dal personale infermieristico di ASST.

Il progetto è stato realizzato dal Dipartimento delle Fragilità, diretto da Angela Bellani, con la collaborazione dell’Ingegneria Clinica, diretta da Lucio Attolini e di Paolo Garbossa dei Sistemi informativi.

“Questa iniziativa – commenta Angela Bellani – coniuga i bisogni dei pazienti e i bisogni sanitari riducendo l’accesso alle strutture ospedaliere solo ai casi di reale necessità”.

L’azienda sta gestendo l’emergenza Coronavirus su entrambi i fronti, integrati fra loro: l’ospedale e il territorio. Contestualmente al servizio di Telemedicina, è stato infatti disposto un incremento dei posti letto di terapia subintensiva respiratoria nel reparto di Medicina d’urgenza di Mantova, diretto da Massimo Amato. Si tratta di 7 letti aggiuntivi destinati ad accogliere pazienti ventilati attualmente ricoverati nei reparti covid o in svezzamento dalla Terapia Intensiva.

L’attività sarà gestita dal personale della Medicina d’Urgenza in sinergia con gli specialisti della Pneumologia, diretta da Giuseppe De Donno, della Terapia Intensiva Anestesia e Rianimazione, diretta da Gianpaolo Castelli, e con il supporto di infermieri delle sale operatorie, al fine assistere i pazienti in un’ottica evolutiva. La collaborazione, verrà estesa anche all’Osservazione breve del Pronto Soccorso.