Ampliato il cimitero di Formigosa: la realizzazione consta di 80 nuovi locali

MANTOVA Un importante intervento nell’ambito dei servizi in periferia. È arrivato a compimento proprio in queste ore il primo lotto dei lavori di ampliamento al cimitero di Formigosa. Una programmazione articolata che risponde alle esigenze dello stesso camposanto, ormai arrivato al limite della capienza massima consentita. Il comparto dei lavori pubblici del Comune ha sovrinteso ai lavori di progettazione ed esecuzione effettuati dalla Tea, che ha affidato al proprio ramo dei Servizi cimiteriali l’onere di realizzare questo ampliamento.
L’intervento complessivamente ha comportato un investimento di 207mila euro, che si compone di strutture capaci di contenere 80 nuovi loculi e 140 ossari sulla fascia laterale della struttura.
Questo nuovo cantiere fa capo al piano cimiteriale presentato dalla Tea al consiglio comunale e approvato due anni fa. Un’opera giudicata prioritaria, quantomeno nel primo dei due lotti previsti; questa seconda tranche di lavori, che dovrebbe partire entro il prossimo triennio, sarà equivalente di quello appena realizzato, con altrettanti colombari e altrettante nicchie per raccogliere i resti delle esumazioni. Le quali, a loro volta, libereranno terreno per successive inumazioni.
L’assessore alla partita Nicola Martinelli ha seguito tutto l’iter procedurale e guarda con soddisfazione all’intervento, «che dimostra ancora una volta l’attenzione della nostra amministrazione per le periferie; un’attenzione rivolta non solo alle strade, ma anche ai servizi. Da questo punto di vista – aggiunge – devo complimentarmi con i tecnici dei Servizi cimiteriali della Tea per la progettazione e realizzazione. Si tratta di un intervento che ha risolto un problema non indifferente, dato che entro l’anno, senza questo ampliamento, il cimitero di Formigosa avrebbe raggiunto la completa saturazione. Il prossimo step – conclude Martinelli –, sempre a Formigosa, sarà la realizzazione del secondo lotto che raddoppierà la capacità di accoglienza degli attuali loculi e ossari, secondo la programmazione approvata in consiglio comunale due anni fa».